“Abacuc e l’Angelo” è una scultura in marmo realizzata tra il 1656 e il 1661 dallo scultore e architetto Gian Lorenzo Bernini, ed è attualmente conservata a Roma, nella Cappella Chigi, all’interno della Basilica di Santa Maria del Popolo, nel rione Campo Marzio.
Nella Cappella Chigi, costruita tra il 1513 ed il 1514 dal Lorenzetto su progetto di Raffaello per il banchiere Agostino Chigi e successivamente completata tra il 1652 ed il 1656 dal Bernini per il cardinale Fabio Chigi, situata lungo la navata sinistra della Basilica di Santa Maria del Popolo si trovano una serie di importanti opere d’arte, in particolare la pala d’altare “Nascita della Vergine” di Sebastiano del Piombo, successivamente terminata da Francesco Salviati, mentre nelle nicchie laterali si trovano le sculture “Giona che esce dalla balena” ed “Elia” del Lorenzetto e le statue “Abacuc e l’ Angelo” e “Daniele e il leone” del Bernini.
“Abacuc e l’Angelo” è certamente una delle opere meno note del noto scultore di origini napoletane, protagonista indiscusso del barocco romano, rispetto ad altre ben più celebri e rinomate come il “David”, il “Ratto di Proserpina“, “Apollo e Dafne“, “Enea e Anchise”, tutte attualmente conservate presso la Galleria Borghese di Roma, il Baldacchino di San Pietro situato al centro della Basilica di San Pietro in Vaticano segnando il luogo in cui è sepolto il santo, proprio sotto la maestosa cupola di Michelangelo, il “Pulcino della Minerva”, in Piazza della Minerva, e la “Beata Ludovica Alberoni“, nella chiesa di San Francesco a Ripa in Trastevere.
L’opera viene commissionata al Bernini dal cardinale Fabio Chigi, appartenente alla ricca famiglia di banchieri senesi, (futuro Papa Alessandro VII), unitamente alla scultura “Daniele e il leone” (1655-1657).
Le due opere si combinano sotto il profilo compositivo e narrativo: il profeta Abacuc viene accompagnato dall’angelo a dare da mangiare al profeta Daniele, gettato in pasto ai leoni, una zuppa e del pane contenute in una ciotola.