Maria Taglioni

maria taglioniMaria Taglioni (Stoccolma, 23 Aprile 1804 – Marsiglia, 22 Aprile 1884) è passata alla storia per essere stata la più celebre ballerina italiana dell’epoca d’oro del balletto romantico.

Maria Taglioni nasce all’inizio dell’Ottocento in una famiglia di artisti, in particolare coreografi e danzatori. Il padre, Filippo Taglioni, di origine milanese fu prima danzatore e poi coreografo, una delle figure più importanti per la nascita del c.d. balletto romantico.

E’ proprio il padre che diventa il suo maestro e a Vienna al Teatro Karntnertor la sottopone a lezioni molto dure ed estenuanti e nello stesso contesto incontra colei che diventerà negli anni la sua eterna rivale, la ballerina austriaca Fanny Elssler.

Il suo debutto avviene a Vienna il 10 Giugno 1822 dove Maria Taglioni si esibisce in “ La Reception d’une jeune Nimphe à la court de Terpischore“, una coreografia creata per lei dal padre sulle note di Gioacchino Rossini. Dopo il grande successo viennese arriva per Maria Taglioni il trionfo parigino all’ Opéra di Parigi.

E’ il 12 Marzo 1832 quando Maria Taglioni si esibisce in una nuova coreografia creata per lei sempre da suo padre:  La Sylphide. Un vero e proprio capolavoro dove compaiono per la prima volta sulla scena due grandi innovazioni: il tutù e la danza sulle punte.

Maria Taglioni diviene così la prima ballerina del balletto romantico. La danza sulle punte in realtà era già stata utilizzata da precedenti ballerine, come Amalia Brugnoli, una étoile che Maria e il padre avevano avuto modo di ammirare a Vienna, ma anche Fanny Bias, Geneviève Adélaïde Gosselin,  Elisa Vaque-Moulin e ancora prima di tutte, risalendo fino al 700, la ballerina Marie-Anne de Cupis de Camargo. L’innovazione prodotta da Maria e suo padre consiste nell’utilizzare la danza sulle punte non solo con aspetti virtuosistici ma anche con prospettive artistiche – espressive.

Nello stesso anno Maria Taglioni sposa il Conte Gelbeit de Voisins, ma il matrimonio dal quale nascono due figli dura solo tre anni. La sua carriera artistica prosegue con clamorosi successi per altri anni tra i quali si ricordano l’esibizione all’ Opéra di Parigi nel ruolo di Zulma nel balletto La Révolte au Serail, sebbene poi la direzione dell’Opéra le affianca Fanny Elssler, e il confronto tra le due diviene costante; al teatro Bolshoi di San Pietroburgo interpreta Miranda, La Gitana, L’Ombre; alla Scala di Milano dove entra ben presto in competizione con la giovane partenopea Fanny Cerrito tanto da dividere il pubblico in due partiti opposti, “i cerritisti e i taglionisti”; a Londra l’assoluto trionfo nel Pas de quatre, dove Maria danza insieme alle sue rivali la Cerrito, Carlotta Grisi e Lucile Grahn,  sino al suo ritiro definito dalle scene avvenuto nel 1848 quando Maria ha ormai superato i quarant’anni di età.

Gli ultimi anni Maria Taglioni li passa dando lezioni di danza e portamento a Parigi e a Londra: si trova sull’orlo del fallimento finanziario a seguito di una serie di investimenti sbagliati fatti dal padre. Muore a Marsiglia il 22 Aprile del 1884 completamente in miseria.

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