Adelina Stehle (Graz, 30 Giugno 1860 – Milano, 24 Dicembre 1945) è stata una famosa cantante lirica di origine austriaca, nella specie un soprano, tra le più rinomate ed apprezzate del XIX e del XX secolo.
Nata in Austria, nel 1860 in una famiglia di artisti, Adelina Stehle è la figlia di Franz Stehle, il direttore d’orchestra del Reggimento Reale e imperiale del Dragone dell’esercito Austro-Ungarico. Sin dalla tenera età mostra la sua passione per la musica e per il canto che studia in Italia, nella città di Milano e il suo debutto operistico avviene nel 1881 al Teatro Sociale di Broni, nella provincia di Pavia, interpretando il ruolo di Amina ne “La sonnambula” di Vincenzo Bellini.
Prende in tal modo avvio la sua straordinaria carriera operistica, calpestando i più importanti teatri italiani ed europei, come Parigi, Berlino, Vienna, San Pietroburgo, Madrid, e in particolare il Teatro alla Scala di Milano e che la porta ad essere annoverata tra le più grandi cantanti straniere, ma particolarmente devota al repertorio italiano, della fine dell’ Ottocento e della prima metà del Novecento.
Apprezzata per le sue doti tecniche, la sua estensione vocale e la sua padronanza scenica ed interpretativa, Adelina Stehle diviene la principale interprete di ruoli da protagonista in diverse opere, come “Adriana Lecouvreur” di Francesco Cilea e “Fedora” opera lirica di Umberto Giordano.
Tra i ruoli esclusivamente creati per lei si ricordano Adin in “Condor” del compositore brasiliano Antônio Carlos Gomes, Nedda nei “Pagliacci” e Simonetta Cattanei ne “I Medici” di Ruggero Leoncavallo, Walter ne “La Wally” di Alfredo Catalani, Maria in “Guglielmo Ratcliff” e Matilde in “Silvano” di Pietro Mascagni, ma soprattutto Nannetta in “Falstaff” di Giuseppe Verdi.
Adelina Stehle muore a Milano il 24 Dicembre del 1945.