Aimée & Jaguar. Film del 1998

Aimée & Jaguar Un viaggio chiamato amore Il matrimonio di Lorna ordine delle cose Due giorni Norma RaeAimée & Jaguar è un film storico drammatico del 1998 che con la regia e la sceneggiatura di Max Färberböck e la magistrale interpretazione delle attrici tedesche Maria Schrader e Juliane Köhler ottiene diversi riconoscimenti tra cui l’Orso d’Argento come migliori attrici a Maria Schrader e Juliane Köhler al Festival del cinema di Berlino nel 1999 e una Candidatura come miglior film straniero al Golden Globe nel 2000.

La pellicola cinematografica trae ispirazione dall’omonimo romanzo storico Aimée & Jaguar della scrittrice Erica Fischer, che viene pubblicato in Germania nel 1997. Si tratta di una storia vera di due donne Charlotte Elisabeth Wust detta “Lilly” e Felice Schragenheim durante la seconda guerra mondiale, e del loro amore saffico.

La storia si svolge a Berlino nel 1942 dove “Lilly” Wust, nota anche con lo pseudonimo di Aimeé è una casalinga tedesca, moglie di un contabile bancario che si arruola come soldato durante la seconda guerra mondiale e madre di quattro figli, mentre Felice Schragenheim, nota anche con lo pseudonimo di Jaguar è una donna ebrea in fuga dalla Gestapo e che fa parte di un’organizzazione segreta. Durante l’assenza del marito impegnato al fronte Lilly conosce Felice in un bar al centro di Berlino, presentata dalla sua domestica Inge Wolf, e nonostante le evidenti differenze dettate dal pregiudizio e dall’odio dilagante in quel periodo, tra le due donne nasce una tenera amicizia e poi qualcosa in più: un sentimento che conduce ad una relazione amorosa che le porta a vivere insieme.

La relazione si interrompe soltanto quando Felice viene arrestata e condotta in un campo di concentramento.

Felice muore probabilmente durante la marcia dal campo di concentramento di Gross-Rosen a quello di Bergen-Belsen e la data della sua morte viene successivamente fissata al 31 Dicembre 1944. Lilly riesce invece a salvarsi perchè tedesca e madre di quattro figli ancora in tenera età. Muore il 31 Marzo del 2006 all’età di novantadue anni dopo aver donato al pubblico la testimonianza di quell’amore per Felice e in nome di tutti quegli ebrei, cittadini del mondo, che senza colpa sono spariti nei campi di concentramento, lasciando dietro di loro neanche il rumore di un lamento.

Non è possibile stabilire il numero preciso delle persone vittime dell’Olocausto e della seconda guerra mondiale; si stima che tra il 1933 e il 1945, furono tra i 15 e i 20 milioni le vittime dell’Olocausto, di cui 5-6 milioni di ebrei vittime della Shoah. La storia ci impone il dovere di “non dimenticare“.

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