Amrita Sher-Gil (Budapest, 30 Gennaio 1913 – Lahore, Pakistan, 5 Dicembre 1941) è stata una famosa pittrice di origine ungherese-indiano, una delle artiste più rinomate del XX secolo. La maggior parte delle sue opere sono conservate presso la National Gallery of Modern Art di Nuova Delhi.
Nata a Budapest, in Ungheria, nel 1913 in una famiglia borghese, Amrita Sher-Gil cresce, insieme alla sorella minore Indira, in un ambiente colto e raffinato; la madre, di origine ebrea-ungherese, è una cantante lirica, il padre, di origine indiana, è uno studioso, letterato e fotografo.
Sin da giovanissima mostra la sua passione e il suo talento per l’arte in generale, studia pianoforte e violino, a Summer Hill, Shimla, in India, dove la famiglia si trasferisce nel 1921, e successivamente afferma la sua vocazione per la pittura, tanto che nel 1924 all’età di soli undici anni, va a studiare in Italia, a Firenze, e tale esperienza le consente di conoscere le opere dei grandi artisti del Rinascimento italiano.
Dopo Firenze, nel 1929 Amrita Sher-Gil si trasferisce a Parigi dove frequenta l’ École Nationale des Beaux-Arts, entrando a pieno titolo, nonostante la giovanissima età, nel variopinto e non convenzionale mondo mondano e artistico bohémien parigino del XIX secolo.
Gli eccessi amorosi nella vita personale si accostano ad una accurata crescita culturale e artistica, con aperture in particolare verso lo studio del nudo e verso la pittura di Paul Gauguin. Nel 1932 realizza il dipinto “Young Girls” (olio su tela, conservato presso la National Gallery of Modern Art a Nuova Delhi) che viene premiato con la medaglia d’oro al Grand Salon di Parigi nel 1933 (affermandosi oltre che per la sua giovane età anche per essere l’unica donna asiatica ad ottenere tale riconoscimento).
Nel 1934 Amrita Sher-Gil ritorna in India alla ricerca delle sue radici culturali e artistiche. In un primo momento soggiorna nella sua casa di famiglia a Shimla, poi decide di viaggiare per tutto il paese alla scoperta delle tradizioni e dell’arte indiana. Un continuo girovagare interrotto soltanto dalla parentesi del matrimonio con il cugino ungherese Victor Egan, nel 1938.
La sua pittura diventa sempre più intensa, le forme minimaliste e i colori caldi e accesi fungono da collegamento tra occidente e oriente. I suoi dipinti raffigurano immagini prettamente femminili, raccontando la condizione sociale e di povertà delle donne indiane.
Amrita Sher-Gil muore a Lahore, in Pakistan, il 5 Dicembre del 1941, a soli ventotto anni (forse a seguito di un aborto o per una peritonite). Qualche giorno dopo si sarebbe tenuta la sua prima mostra personale a Lahore.