Andromeda è un dipinto (olio su tela, cm 146×109) realizzato nella prima metà del XVII secolo (1630 – 1649 circa) dal pittore fiorentino Francesco Furini ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Corsini a Roma.
Francesco Furini è stato un pittore poco attenzionato dalla critica artistica nonostante le sue opere siano esposte in diversi musei italiani ed esteri, come il Musée des Beaux-Arts di Lione, l’ Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, Museo del Prado di Madrid, Museo dell’ Ermitage di San Pietroburgo, oltre al Palazzo Pitti di Firenze e Galleria Spada e Galleria Corsini a Roma.
Certamente Francesco Furini venne molto influenzato dalla pittura del Caravaggio quando giovanissimo da Firenze si trasferisce a Roma. Lo stile caravaggesco lo ritroviamo in diverse opere, soprattutto negli affascinanti nudi femminili. Negli anni matura uno stile sempre più personale differenziandosi in tal senso dal Caravaggio e inserendo nei suoi dipinti tonalità e sfumati che vanno dall’azzurro all’oltremare e dai quali sembra emergere il candore e la luminosità del corpo umano.
E’ anche per tale ragione che le fanciulle, soventi nude, raffigurate nei suoi dipinti appaiono fascinose e attraenti, ammaliatrici e seduttrici, ma mai volgari.
Ciò si riscontra nel dipinto “Santa Lucia” conservato presso la Galleria Spada a Roma.
Il dipinto Andromeda raffigura l’eroina della mitologia greca parzialmente nuda tanto da sembrare una statua marmorea, il viso inclinato in basso di profilo e i capelli agitati dal vento marino, secondo i versi tratti dal libro quarto de Le Metamorfosi di Ovidio.
Andromeda è la figlia di Cefeo e di Cassiopea, sovrani d’Etiopia. La madre Cassiopea dopo aver affermato di essere più bella delle Nereidi, manifesta la sua superbia provocando l’ira di Poseidone (il dio del mare). Quest’ultimo pretese il sacrificio della figlia Andromeda, la quale legata ad una roccia viene consegnata nelle fauci di un mostro marino. Alla fine viene liberata da Perseo che dopo essersi innamorato della fanciulla, uccide il mostro.