Audrey Kathleen Ruston, nasce a nel 1929 a Bruxelles, da padre inglese e madre aristocratica olandese; il padre lavora presso una compagnia assicurativa britannica il che comporta per la famiglia numerosi spostamenti tra Belgio, Regno Unito e Paesi Bassi.
Il padre però nel 1935 simpatizza per il Nazismo, divorzia dalla moglie e lascia la famiglia. Audrey si trasferisce con la madre e i fratelli nella città di Arnhem in Olanda, dove tra il 1939 e il 1945 studia danza al Conservatorio; Audrey nel 1944 è già diventata una ballerina nota, partecipando a spettacoli per la raccolta fondi a favore del movimento contro il Nazismo.
Il 1944 vede il complicarsi della situazione, la brutalità nazista cresce e la popolazione olandese muore di fame e di freddo; la stessa Audrey Hepburn sviluppa numerosi problemi di salute a causa della malnutrizione e questo condiziona i suoi valori per il resto della vita.
Nel giorno del suo sedicesimo compleanno i Pesi Bassi vengono liberati e dopo un periodo di tre anni passato ad Amsterdam, Audrey Hepburn si trasferisce a Londra: è il 1948.
La carriera di attrice inizia proprio nel 1948 con un documentario, successivamente inizia a recitare in teatro in una serie di musical; viene poi scelta dalla scrittrice Colette per interpretare il ruolo di “Gigì” e da qui l’ascesa, con molti ruoli e molti premi vinti, tra cui il Premio Oscar per “Vacanze Romane” del regista William Wyler.
Dopo questa esperienza è richiesta per interpretare il ruolo di “Sabrina” nel film di Billy Wilder ed è proprio per questo film che la realizzazione del guardaroba di Audrey è affidata allo stilista francese Givenchy, che in realtà si aspetta di incontrare Katharine Hepburn, invece si trova davanti Audrey, ma non ne è deluso, anzi tra i due nasce un sodalizio professionale e soprattutto una amicizia che dureranno tutta la vita.
Audrey è una vera icona di stile elegante, sobria ed impegnata anche nel sociale; nel 1988 viene nominata ambasciatrice speciale e importante dell’UNICEF e fino alla sua morte, 20 Gennaio 1993 a Tolochenaz, si occupa dei bambini poveri del mondo.
Noi di Aletes , come potete leggere sul nostro blog, riteniamo sia molto importante parlare di donne, di quello che sono, di ciò che hanno fatto, scrittrici, attrici, rivoluzionarie, anarchiche, donne forti ed intelligenti. Donne che con il loro impegno hanno contribuito a migliorare il panorama culturale e sociale della società civile.
Audrey può essere definita una “icona di stile”, simbolo di eleganza, impegno sociale e umanitario ma anche di bravura, talento e sobrietà. Vi sembrano caratteristiche desuete? Io ritengo che non sia così, anzi nella società attuale, dovrebbero essere tenute ben in considerazione.
un grande esempio di stile, eleganza e sobrietà. Grazie per l’articolo, sempre interessante.
Grazie per averlo apprezzato.