Chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini

Chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini

Chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini

La Chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini si trova a Roma in Via dei Pettinari, nel Rione Regola, a poca distanza da Campo de’ Fiori e da Piazza Farnese e risale addirittura al Trecento.

Nel 1558 la Chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini, all’epoca denominata Chiesa di San Benedetto in Arenula, venne data in concessione da papa Paolo IV alla Confraternita della Santissima Trinità del Sussidio ( una associazione di carità fondata da San Filippo Neri a favore dei poveri e dei malati). La donazione definitiva avvenne nel 1579 con papa Gregorio XIII. La Chiesa era completamente da ristrutturare quindi la confraternita decise di demolirla e di ricostruirla denominandola Chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini.

La facciata esterna venne realizzata nel 1723 da Giuseppe Sardi su disegno di Francesco De Sanctis: le quattro nicchie esterne ripartite su dodici colonne contengono all’interno le statue degli Evangelisti, la cui realizzazione si deve all’opera del romano Bernardino Ludovisi.

L’interno della Chiesa è a croce latina con otto cappelle laterali, in particolare la Cappella del Crocifisso; la Cappella della Madonna e dei Santi Giuseppe e Benedetto che custodisce un quadro ad olio raffigurante i Santi Giuseppe e Benedetto, opera di Giovanni Battista Ricci; la Cappella di San Carlo Borromeo che custodisce una pala d’altare di Guillaume Courtois, detto il Borgognone che raffigura la Vergine e il Bambino e i Santi Carlo Borromeo, Domenico di Guzmán, Filippo Neri e Felice da Cantalice; la Cappella di San Filippo Neri in onore alla vita del Santo dove è anche conservata una pala d’altare realizzata da Filippo Bigioli di Sanseverino raffigurante l’estasi del Santo di fronte alla Vergine col bambino; la Cappella di San Gregorio Magno dove è presente una pala d’altare dedicata a Papa Gregorio I, realizzata da Baldassarre Croce; la Cappella di San Matteo che conserva una scultura dell’apostolo Matteo, opera del fiammingo Jacob Cornelisz Cobaert; la Cappella di San Giovanni Battista de’ Rossi che conserva una pala d’altare realizzata da Antonio Bianchini, raffigurante il Cristo, la Vergine e i Santi Giovanni Battista e Filippo Neri; la Cappella dei Santi Agostino e Francesco d’Assisi che conserva una pala realizzata dal Cavalier d’Arpino e raffigurante la Vergine con Bambino e i Santi Agostino e Francesco.

L’Altare Maggiore venne realizzato da Domenico Pozzi e risale al 1616 ed è composto da quattro colonne di marmo africano, mentre la pala d’altare, di grandi dimensioni, è attribuita a Guido Reni e raffigura la “Santa Trinità” (1625). La cupola conserva l’immagine del Padre Eterno opera di Guido Reni e dei quattro evangelisti, opera di Giovanni Battista Ricci.

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