La Chiesa di San Donato si trova a Civita, frazione del comune di Bagnoregio, ricadente nella provincia di Viterbo (Lazio). Civita, rientrante a pieno titolo nei borghi più belli d’Italia, sorge nell’alto Lazio quasi al confine con l’Umbria, nella valle dei calanchi, ed è anche nota con lo pseudonimo di “La città che muore” per la continua erosione del terreno di natura prevalentemente argillosa. Ciò che rende questo luogo magico e, nel contempo, suggestivo e affascinante.
La Chiesa di San Donato sorge nella piazza centrale dell’antico borgo laziale, di fronte al Palazzo Comunale; le sue origini sono molto antiche e risalgono al V secolo (sembra che sia sorta sull’area di un preesistente tempio pagano) e fino al XVII secolo è stata la sede vescovile di Bagnoregio. Successivamente, nell’anno 1695 a seguito di un terremoto che ha causato ingenti danni alla cattedrale, distruggendola in parte, la sede vescovile venne trasferita nella Chiesa dei Santi Nicola, Donato e Bonaventura di Bagnoregio.
L’originaria struttura della Chiesa di San Donato era un chiaro esempio di architettura romanica al quale negli anni si è associato uno stile rinascimentale a seguito di diverse ristrutturazioni e successive modifiche. In particolare, la più importante trasformazione fu quella realizzata nell’ anno 1511 su progetto dell’architetto Nicola Matteucci di Caprarola, che portò alla demolizione della parete orientale, del coro superiore e inferiore, dell’altare maggiore e della cripta con modificazioni anche alla facciata esterna, originariamente in stile romanico. Accanto alla Chiesa di San Donato si erge il campanile a torre, alla base del quale sono inseriti nella muratura due sarcofagi etruschi in pietra di basalto.
La facciata esterna è attualmente in stile rinascimentale con tre porte di ingresso.
L’interno della Chiesa si presenta a tre navate, una navata centrale più grande e due navate laterali, e custodisce diverse opere, tele e affreschi tra i quali occorre citare un affresco appartenente alla scuola del Perugino e un crocifisso ligneo quattrocentesco appartenente alla scuola di Donatello, oltre ad una piccola urna contenente l’immagine affrescata di Santa Vittoria.