La Chiesa di San Lorenzo in Palatio ad Sancta Sanctorum si trova a Roma, in Piazza San Giovanni in Laterano, di fronte alla nota Basilica di San Giovanni in Laterano, nel rione Monti.
La Chiesa di San Lorenzo in Palatio ad Sancta Sanctorum fa parte del complesso del Santuario Pontificio della Scala Santa, edificato verso la fine del XVI Secolo per volere di Papa Sisto V (al secolo Felice Peretti) e realizzato su progetto dell’architetto Domenico Fontana.
Il complesso architettonico comprende in primis la Scala Santa ovvero, una scala di 28 gradini di marmo bianco, che secondo le fonti medioevali, viene salita da Gesù per raggiungere l’aula dove subisce l’interrogatorio di Ponzio Pilato prima della crocifissione. Sempre secondo le fonti medioevali la Scala Santa viene poi trasportata a Roma nel 326 da Sant’Elena Imperatrice, madre di Costantino I.
Dopo aver salito, in ginocchio per venerazione alla Passione di Gesù, la Scala Santa, (o la scala laterale) si accede alla Cappella di San Lorenzo in Palatio, detta Sancta Sanctorum, ovvero la cappella riservata al papa, fino al Rinascimento. Il fondatore è tutt’ora ignoto. L’iscrizione sull’architrave, sopra all’altare, riporta la dicitura: “Non est in toto sanctior orbe locus” (Non c’è al mondo luogo più santo di questo).
In origine la Cappella è dedicata a San Lorenzo e dal secolo IX prende il nome di Sancta Sanctorum, per le reliquie di Santi custodite nella stessa tra cui un frammento della mensa dell’Ultima Cena e le teste dei santi Pietro e Paolo, oggi conservate nella Basilica di San Giovanni in Laterano all’interno del tabernacolo di Arnolfo di Cambio.
La Cappella Sancta Sanctorum è completamente decorata con marmi ed affreschi a partire dal XIII secolo (1278 – 1380) ad opera principalmente dei Cosmati, “Magister Cosmatus fecit hoc opus” per volere di Papa Niccolò III (al secolo Giovanni Gaetano Orsini) e nel XVI secolo per volere di Papa Sisto V (al secolo Felice Peretti).
Nelle vele della volta sono rappresentati i simboli dei Quattro Evangelisti: l’angelo di San Matteo, il leone di San Marco, l’aquila di San Giovanni e il bue di San Luca;
sopra l’altare, si trovano una serie di figure, al centro la Madonna con il Bambino, e ai lati i Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista; procedendo verso l’esterno di trovano due nicchie con sbarre di ferro che, anticamente, custodivano le reliquie;
nella parte superiore è raffigurato, a sinistra, Papa Niccolò III che offre la Cappella del Sancta Sanctorum con ai lati i santi Pietro e Paolo, a destra il Cristo in trono con due angeli che riceve l’offerta della Cappella da Niccolò III.
L’altare conserva l’immagine di Gesù Redentore, definita “Acherotipa” al greco “acheiropoietos” ovvero non dipinta da mano umana, e, secondo una leggenda, sarebbe stata dipinta dall’Evangelista Luca, con l’aiuto di un angelo. L’immagine è impressa su tela di lino ed incollata ad una tavola di legno, cm 143,5 x 56,8.
Nella volta del presbiterio è visibile un mosaico con Cristo Pantocratore (o Cristo Onnipotente – risalente alla fine XIII secolo) benedicente con le tre dita della mano destra, circondato da quattro angeli in volo.
Nelle altre pareti sono raffigurati il Martirio di San Pietro e San Paolo, la Lapidazione di Santo Stefano e il Martirio di San Lorenzo, la Decapitazione di Sant’Agnese e il Martirio di San Nicola.
Il pavimento della cappella è cosmatesco.