Chiesa di San Salvatore in Onda
La Chiesa di San Salvatore in Onda si trova a Roma in Via dei Pettinari, nel rione Regola.
L’edificazione della Chiesa di San Salvatore in Onda risale al 1127 (menzionata nella Bolla di Papa Onorio II) e in origine era intitolata a San Salvatore e San Cesareo e successivamente cambia il nome in San Salvatore in Onda, che richiama la vicinanza con il Tevere e le inondazioni quasi quotidiane per l’assenza dei muraglioni. Nel 1445 la chiesa ed il convento annesso vengono concessi da Papa Eugenio IV (al secolo Gabriele Condulmer) ai Frati Minori dell’Ordine francescano, e nel 1844 sotto Papa Gregorio XVI (al secolo Bartolomeo Alberto), la chiesa viene concessa al sacerdote italiano Vincenzo Pallotti (1795-1850) per la comunità religiosa dei Pallottini da lui fondata nel 1835.
La Chiesa di San Salvatore in Onda ha avuto due restauri importanti, il primo nel 1684 con l’innalzamento del pavimento e il secondo tra il 1867 e il 1878 ad opera dell’architetto Luca Carimini, che riporta alla luce le antiche colonne della chiesa originaria.
La facciata esterna della Chiesa di San Salvatore in Onda è in stile neoclassico, con un portale di ingresso sormontato da una riquadratura e una finestra semicircolare.
L’interno è a tre navate divise da dodici differenti colonne, sei per ogni lato, con capitelli ionici e corinzi e alcuni altari/cappelle laterali. La navata centrale ha una copertura in legno a cassettoni e conserva affreschi raffiguranti personaggi dell’Antico Testamento, mentre le navati laterali hanno una volta a crociera, di colore azzurro.
interno
L’altare laterale sul lato destro è dedicato ai Santi Cosma e Damiano e conserva un dipinto che raffigura i due santi con Cristo in gloria.
Altare dei Santi Cosma e Damiano
Sul lato destro si trova la cappella semicircolare dedicata alla beata Elisabetta Sanna (religiosa italiana, terziaria dell’Ordine dei Minimi di San Francesco da Paola, proclamata beata da Papa Francesco il 17 Settembre 2016) la cui lapide si trova nel pavimento davanti all’altare.
Cappella della beata Elisabetta Sanna
L’altare della cappella conserva l’icona mariana della Virgo Potens mentre nelle pareti laterali si trovano i dipinti raffiguranti l’Immacolata Concezione, l’Annunciazione, la regina Ester davanti ad Assuero, Sant’Antonio appare a un frate francescano e Giuditta e Oloferne, realizzati da Cesare Mariani.
Virgo Potens
Annunciazione
Sant’Antonio appare a un frate francescano
Giuditta e Oloferne
la regina Ester davanti ad Assuero
Sul lato sinistro si trova la Cappella della Madonna degli Angeli che conserva un rilievo scultoreo raffigurante la Madonna degli Angeli con due santi.
Cappella della Madonna degli Angeli
Sotto l’altare maggiore è collocata l’urna con le reliquie di San Vincenzo Pallotti.
Altare maggiore
Nell’abside, al centro, si trova il dipinto raffigurante la “Madonna col Bambino“, all’interno di un tabernacolo con marmi policromi (databile al 1878), opera del pittore romano Cesare Mariani, e ai lati gli affreschi dei Santi Pietro e Paolo.
Madonna col Bambino. Opera di Cesare Mariani.
San Pietro
San Paolo
La parte alta dell’abside è raffigurata La Trasfigurazione, il Cristo in gloria con Mosè ed Elia.
La Trasfigurazione
Sono inoltre conservate nella chiesa alcune opere come il dipinto raffigurante la “Regina degli Apostoli“;
Regina degli Apostoli
la statua in terracotta raffigurante Maria Santissima Addolorata fatta scolpire da San Vincenzo Pallotti, mentre l’autore rimane ignoto;
Maria Santissima Addolorata
la statua in gesso e cartapesta raffigurante Gesù Nazareno, realizzata da Benedetto Agrizzi, discepolo del Canova, (metà XIX secolo) su commissione di San Vincenzo Pallotti.
Gesù Nazareno. Opera di Benedetto Agrizzi
Al di sotto del presbiterio si trova la cripta del XII secolo, a pianta rettangolare, a tre navate con antiche colonne e volte a crociera. L’altare è formato da un grosso capitello corinzio.
la cripta