La Madonna dell’Umiltà con Angeli è un dipinto (tempera e oro su tavola) realizzato intorno al 1400-1405, dal pittore toscano Lorenzo Monaco, ed attualmente conservato nel Museo del Tesoro della Basilica di San Francesco, ad Assisi.
Lorenzo Monaco, al secolo Piero di Giovanni (Siena, 1370 circa – Firenze, Maggio 1425 circa), è stato un monaco cristiano, pittore e miniatore toscano. La sua formazione (tecnicamente fiorentina) risente dello stile di Spinello Aretino e di Agnolo Gaddi e viene indicato quale ultimo esponente di spicco della tradizione giottesca di fine Trecento prima dell’avvento dello stile rinascimentale, che vede tra i maggiori rappresentanti il Beato Angelico e il Masaccio (suo rivale).
Nel 1391 Lorenzo Monaco prende i voti dell’ordine camaldolese stabilendosi presso il Monastero di Santa Maria degli Angeli di Firenze.
Tra le sue importanti opere occorre citare il Trittico di San Donnino (databile al 1404), conservato presso il Museo della Collegiata di Sant’Andrea di Empoli; l’Incoronazione della Vergine (databile al 1407- 1409) conservata nella National Gallery di Londra; il polittico raffigurante la Vergine in trono col Bambino fra i santi Bartolomeo, Giovanni Battista, Taddeo e Benedetto, (databile al 1410), conservato nella Galleria dell’Accademia di Firenze; il Trittico dell’Annunciazione (databile al 1410-1415), conservato nella Galleria dell’Accademia di Firenze; il polittico dell’Incoronazione della Vergine (databile al 1414) conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze; l’Adorazione dei Magi (databile al 1420-1422) conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze; la pala dell’Annunciazione Bartolini Salimbeni (databile al 1420-1424), conservata nella Cappella Bartolini Salimbeni nella Basilica di Santa Trinita a Firenze.
Lorenzo Monaco muore a Firenze nel 1425 ed è sepolto nella sala capitolare del Convento di Santa Maria degli Angeli a Firenze.
Il dipinto a fondo oro la Madonna dell’Umiltà con Angeli raffigura la Vergine seduta a terra, in segno di umiltà, mentre stringe il Bambino in piedi sul suo ginocchio, in atto benedicente, e ai lati due angeli in preghiera. L’ampio panneggio delle vesti e le tonalità chiare e rosee degli incarnati richiama lo stile tardogotico.