La Chiesa di Santa Maria Antiqua si trova tra il Foro Romano ed il Palatino e risale intorno alla metà del VI secolo, edificata su edifici risalenti all’epoca di Domiziano.
Con il terremoto dell’847, la Chiesa di Santa Maria Antiqua viene abbandonata. Nel XIII secolo su suoi resti viene edificata una nuova chiesa dedicata Santa Maria Liberatrice, in stile barocco su progetto di Onorio Longhi il Vecchio. Nel 1899 viene abbattuta per far “riemergere” la chiesa originaria su direzione dell’archeologo Giacomo Boni.
L’interno è a tre navate con due piccole cappelle ai lati del presbiterio e il tetto a capanna. La navata centrale è separata dalle navate laterali tre archi per lato con colonne corinzie. L’interno conserva affreschi databile dal VI al IX secolo.
Alle estremità delle navate laterali si aprono due cappelle: la Cappella di Teodoto (o Cappella dei Santi Quirico e Giulitta) risalente al pontificato di papa Zaccaria (741-752), a sinistra, e la Cappella dei Santi Medici a destra.
Sul lato destro della navata centrale si trova una piccola cappella contenente una nicchia con la Vergine con Bambino raffigurati. Sulla parete frammenti di pittura murale raffiguranti Daniele nella fossa dei leoni, in basso e Papa Giovanni VII.
Gli affreschi della parete della navata destra raffigurano in alto Storie della Vergine e di Cristo tra i quali la Natività e il Viaggio dei Magi, mentre in basso in una nicchia sono raffigurate la Vergine in trono con il Bambino tra Sant’Anna e Maria Bambina e Sant’Elisabetta con San Giovanni Battista.

Vergine in trono con il Bambino tra Sant’Anna e Maria Bambina e Sant’Elisabetta con San Giovanni Battista

affreschi della parete della navata destra: Vergine in Trono con il bambino, con ai lati Papa Silvestro I, altri santi e Papa Adriano I.

Cristo in trono da due angeli e un anonimo donatore inginocchiato ai suoi piedi; San Zosimo e Santa Maria Egiziaca.
La Cappella dei Santi Medici in fondo alla navata destra potrebbe essere stata un santuario di guarigione. Le pareti sono affrescate (sotto papa Giovanni VII) con una serie di santi tra cui i celebri Santi Cosma e Damiano.
Uscendo dalla Cappella dei Santi Medici a sinistra si trova l’affresco raffigurante Sant’Anna con Maria bambina.
La parete absidale raffigura nella parte alta l’Adorazione della croce con schiere angeliche, al centro contiene un affresco commissionato da papa Paolo I (757-67), raffigurante Cristo in maestà; Storie della vita di Cristo, tra cui le scene dell’Adorazione dei magi e della Salita al calvario, e i busti degli apostoli entro clipei e velari.
La Cappella di Teodoto (o Cappella dei Santi Quirico e Giulitta) si trova in fondo alla navata sinistra. Nella nicchia è raffigurata la Crocifissione e sulle pareti il martirio dei Santi Quirico e Giulitta. Ai lati degli ingressi si conservano pitture murali raffiguranti Teodoto e la sua famiglia.
La parete della navata sinistra contiene un grande affresco commissionato da Papa Paolo I.
Al centro dell’affresco è raffigurato il Cristo in trono con i santi orientali alla sua sinistra e quelli occidentali alla sua destra. Partendo dall’uscita della Cappella di Teodoto, sono raffigurati i Santi Erasmo d’Antiochia, Nicola, Atanasio, Epifanio, Cirillo d’Alessandria, Pietro d’Alessandria, Basilio, Gregorio Nazianzeno e Giovanni Crisostomo. Dopo il Cristo sono raffigurati Papa S. Clemente, Papa S. Silvestro, Papa S. Leone, Papa S. Alessandro, San Valentino, Sant’Abundio, Sant’Eutimio, (San Lorenzo ?), San Sergio, San Gregorio papa e San Bacco (?). Nella parte alta è raffigurato un ciclo di affreschi sull’Antico Testamento.
Lungo la parete della navata sinistra si trova il sarcofago marmoreo a vasca con storie di Giona ritrovato sotto il pavimento della Chiesa di Santa Maria Antiqua con otto figure in altorilievo raffiguranti: Una nave con due marinai; Il profeta Giona è stato vomitato sulla terraferma dal mostro marino (simbolo di risurrezione); Tre pecore sul tetto di una capanna; Una donna orana; Un uomo seduto con una pergamena; Cristo Buon Pastore; Il Battesimo di Cristo; Due pescatori con una rete (Santi Pietro e Andrea?).
Si conserva, inoltre, il sarcofago con maschera dionisiache ed eroti che sostengono ghirlande ritrovato sotto il pavimento della Chiesa di Santa Maria Antiqua.
Sul fusto della colonna della navata sinistra è raffigurata l’immagine Cristo guarisce il cieco nato.
Tra gli altri affreschi conservati nella Chiesa di Santa Maria Antiqua occorre ricordare:
Deesis, icona murale con Cristo tra la Vergine e Giovanni Battista e donatore non identificato;
L’Icona con la Vergine e il Bambino, presenta nella Chiesa di Santa Maria Antiqua fino al terremoto dell’847 quando viene trasferita nella Chiesa di Santa Maria Nova o Chiesa di Santa Francesca Romana.
L’affresco del palinsesto a destra dell’abside con numerosi interventi sulla quale sono identificabili sei strati di pittura di epoche diverse: alla prima fase della chiesa risale l’immagine della Nostra Signora Regina ovvero la Madonna in Trono col Bambino in abiti bizantini e un angelo; l’Annunciazione con il cosiddetto “Angelo bello”; Basilio e Giovanni Crisostomo; San Gregorio Nazianzeno, uno degli otto Dottori della Chiesa.