Chiesa di Santa Maria Assunta ad Arrone
La Chiesa di Santa Maria Assunta si trova ad Arrone, antico borgo umbro (annoverato tra i borghi più belli d’Italia) in provincia di Terni in Umbria.
La Chiesa di Santa Maria Assunta è molto antica e risale al XV secolo.
La facciata esterna a quattro spioventi e tre portali, termina con il campanile a vela.
Il portale centrale datato 1493, conservava nella lunetta un affresco raffigurante la Madonna e gli Angeli, oggi non più visibile.
L’interno, un piccolo scrigno d’arte, è a tre navate, separate da grandi arcate su pilastri ottagonali, terminanti in tre absidi.
Partendo dal lato sinistro dall’ingresso si trova la prima nicchia della navata di sinistra con il fonte battesimale in pietra, risalente al XVI secolo.
L’affresco nella nicchia raffigura nella parte alta, la Madonna col Bambino in trono e angeli, e nella parte bassa la Presentazione al Tempio, Santa Lucia e Sant’Antonio da Padova, opera di un pittore locale della metà del XVI secolo.
A seguire si trova un affresco raffigurante Sant’Antonio abate, con la statua di San Giovanni Battista.
Segue una seconda nicchia con l’affresco raffigurante la Madonna col Bambino in trono.
Di seguito il dipinto cinquecentesco raffigurante Lo Sposalizio della Vergine.
La nicchia successiva è affrescata una Madonna col Bambino in trono tra angeli (nella parte alta) e Sant’Antonio abate, Sant’Andrea e Sant’Ambrogio (nella parte bassa).
Nell’ultima nicchia della parete sinistra si trova un affresco di scuola dello Spagna, raffigurante la Madonna col Bambino in trono tra angeli racchiusi una mandorla (nella parte alta) e San Sebastiano, San Giovanni Evangelista e San Rocco (nella parte bassa);
a seguire la predella di un trittico del 1487, opera del “Maestro di Arrone“, trafugato nel 1971. Nella predella sono raffigurati, l’Angelo annunciante, Cristo in pietà e l’Annunciata.
Sopra si trova la tela del XVII secolo raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Pietro e Giovanni Evangelista, del pittore calabrese Francesco Cozza.
L’abside di sinistra contiene un ciclo di affreschi, opera di Lorenzo e Bartolomeo Torresini; sopra l’arco absidiale sono raffigurati Isaia e la Sibilla Tiburtina, con angeli.
Nel sottarco sono raffigurati Santa Barbara, Santa Caterina d’Alessandria, Santa Lucia e Sant’Apollonia. Nel catino la Lapidazione di Santo Stefano; sulla parete Battesimo di Cristo e Nascita di San Giovanni Battista.
Al centro si trovano le sculture in terracotta invetriata del XVI secolo, San Giovanni Battista, la Madonna del Latte e Sant’Antonio abate, opera di Giacomo e Raffaele di Montereale.
L’abside centrale contiene un ciclo di affreschi attribuiti a Vincenzo Tamagni e Giovanni da Spoleto, databili al 1515/1516. Il tema iconografico è quello delle Storie della Vergine del Duomo di Spoleto, affrescato da Filippo Lippi.
Sopra l’arco trionfale è raffigurata una Annunciazione.
Sui pilastri dell’abside sono raffigurati San Sebastiano e San Pietro (a sinistra), San Rocco e San Paolo (a destra).
Nel catino absidale è raffigurata l’Incoronazione della Vergine;
nel tamburo la Dormitio Virginis e la Natività.
L’abside di destra contiene affreschi attribuiti a Lorenzo Torresini, con al centro il Padre Eterno e Madonna della Misericordia.
Ai lati, da sinistra in basso, la Cattura di Cristo, la Flagellazione, Cristo coronato da spine, la Crocifissione, la Deposizione nel sepolcro, la Resurrezione; in alto due angeli sorreggono una targa. Sul pilastro decorato a grottesche si legge la data 1544.
Proseguendo lungo la navata destra, si trova una tela raffigurante la Cena in Emmaus, opera di Giovanni Antonio Galli, detto lo Spadarino.
A seguire si trova l’altare della Madonna del Rosario con una tela di Giuseppe Bastioni (databile al 1609).
In alto una tela raffigurante la Madonna assunta tra Santi, opera di Eberhart Keihau.
Accanto alla tela si trovano frammenti di un antico affresco raffigurante Sant’Antonio.
Nella seconda nicchia della navata destra (a partire dall’ingresso) si trovano affreschi raffiguranti la Madonna col Bambino e i Santi Martino vescovo, Rocco, Felice, Lucia e, più in basso, Antonio abate.
Nel timpano è raffigurato il Padre Eterno.
A seguire si trova l’affresco più antico della chiesa datato 1513, raffigurante San Rocco, attribuito a Tiberio d’Assisi.
Nella prima nicchia della navata destra (a partire dall’ingresso), si trova un affresco raffigurante San Biagio e San Giacomo.