La Chiesa di Santa Maria dei Servi si trova nel centro di Orvieto, lungo Corso Cavour, in Via Belisario e risale all’ordine senese dei Servi di Maria.
La sua edificazione risale al 1259 in stile gotico a navata unica, successivamente restaurata in stile neoclassico nel corso dell’Ottocento su progetto dell’architetto italiano Virginio Vespignani.
La facciata esterna in stile neoclassico e in pietra chiara risale al 1857, eseguita su progetto dell’architetto italiano Virginio Vespignani, con un portale centrale con tre lesene decorative e conserva piccolo rosone centrale.
L’interno è diviso in tre navate, ognuna delle quali contiene tre cappelle laterali interconnesse; la navata centrale ha la copertura a botte e le due laterali si chiudono nella tribuna.
Nella cappella di destra si conserva in una nicchia un antico Crocifisso ligneo del XIV secolo con ai lati gli affreschi (databili al XV secolo) raffiguranti la Madonna e San Giovanni Evangelista.

Crocifisso ligneo del XIV secolo con ai lati gli affreschi (databili al XV secolo) raffiguranti la Madonna e San Giovanni Evangelista.
La seconda cappella sul lato sinistro conserva un affresco raffigurante la Madonna col Bambino, databile ante 1473 e attribuito al pittore orvietano Pietro di Nicola Baroni.
L’altare maggiore conservava una tavola “bizantineggiante” raffigurante la Maestà o Madonna in trono con il Bambino e due angeli, databile tra il 1265 e il 1270 circa, attribuita al pittore fiorentino Coppo di Marcovaldo, oggi conservata al Museo dell’Opera del Duomo.

Maestà o Madonna in trono con il Bambino e due angeli, databile tra il 1265 e il 1270 circa, attribuita al pittore fiorentino Coppo di Marcovaldo, oggi conservata al Museo dell’Opera del Duomo.
Annessa alla Chiesa di Santa Maria dei Servi si trova un ex convento francescano con all’interno un chiostro ed un pozzo realizzati dallo scultore ed architetto orvietano Ippolito Scalza.