La Chiesa di Santa Maria della Pieve o soltanto Pieve di Arezzo, in stile romanico, si trova nel centro storico di Arezzo, tra Corso Italia dove si trova la facciata principale e Piazza Grande dove si trova l’abside, ed è dedicata a Santa Maria Assunta.
L’edificazione della Chiesa di Santa Maria della Pieve risale alla metà del XII secolo con successivi rimaneggiamenti e restauri nei secoli successivi, in particolare nel XVII e XVIII secolo la pieve viene ristrutturata in stile barocco, ma le decorazioni vengono eliminate nel restauro del XIX secolo per riportare la chiesa al suo aspetto romanico originario.
La facciata esterna posta su Corso Italia, in stile romanico pisano, è a tre portali e risale al XIII secolo, ed è divisa in tre piani, oltre al piano di ingresso, con ben sessantotto colonne e relativi capitelli, mentre la torre campanaria in pietra arenaria, la cui altezza raggiunge i sessanta metri circa, viene terminata nel 1330.
L’abside semicircolare che si affaccia su Piazza Grande è divisa in tre ordini con arcate cieche nella parte bassa e due loggiati nella parte alta e richiama lo stile romanico pisano.
L’interno della Chiesa di Santa Maria della Pieve è a tre navate, divise da colonne grigie e alte.
La zona presbiteriale è molto rialzata e conserva la duecentesca Croce dipinta di Margaritone d’Arezzo (seconda metà del XIII secolo) con il Cristo sulla croce, la Madonna e San Giovanni Evangelista ai lati e San Pietro nella parte bassa,
il Polittico trecentesco (tempera e oro su tavola) raffigurante la Vergine col Bambino e ai lati San Donato (Patrono di Arezzo), San Giovanni Evangelista, San Giovanni Battista e San Matteo, mentre nei registri superiori è raffigurata l’Annunciazione e l’Incoronazione della Vergine e ai lati una serie di santi; l’opera (databile al 1320) è attribuita al pittore senese Pietro Lorenzetti

Vergine col Bambino e ai lati San Donato, San Giovanni Evangelista, San Giovanni Battista e San Matteo, l’Annunciazione e l’Incoronazione della Vergine e santi. Opera di Pietro Lorenzetti
Sulla parte destra del presbiterio si trova un dipinto raffigurante la Madonna con il Bambino, San Giuseppe, Santa Elisabetta e San Giovannino, opera (databile al XIX secolo) di un pittore rimasto anonimo, perfetta copia di un dipinto seicentesco del pittore fiammingo Pieter Paul Rubens.
Su un pilastro del presbiterio è raffigurato un affresco trecentesco (databile al 1360 circa), raffigurante i Santi Francesco e Domenico, opera del pittore aretino Andrea di Nerio (ritenuto il maestro di Spinello Aretino).
Sotto il presbiterio si trova la cripta che risale sempre al XII secolo.
Nella chiesa è sepolto Giorgio Vasari insieme alla moglie Niccolosa Bacci.
La Cappella del Santissimo Sacramento contiene una serie di affreschi raffiguranti storie dell’Antico e del Nuovo Testamento alle pareti laterali e l’Assunzione della Vergine nella volta (databili al XIX secolo), realizzati dal pittore milanese Luigi Ademollo, oltre alla statua quattrocentesca in terracotta policroma della Madonna col Bambino, posta in una nicchia dietro l’altare.