Donna allo specchio. Opera di Giulio Romano

Donna allo specchioDonna allo specchio è un dipinto (olio su tavola, trasferito su tela, cm 111×92) realizzato intorno al 1520 circa dal pittore romano Giulio Romano, allievo della scuola di Raffaello Sanzio, ed attualmente conservato nel Museo Puškin di Mosca, in Russia.

Giulio Romano, all’angrafe Giulio Pippi de’ Jannuzzi o Giannuzzi, (Roma, 1499 circa– Mantova, 1º Novembre 1546), è stato un celebre architetto e pittore  del Rinascimento italiano, uno dei più illustri e rinomati collaboratori di Raffaello Sanzio, tanto da affiancare il sommo maestro in diverse opere come negli affreschi della Villa Farnesina, delle Logge e delle Stanze Vaticane.

Il dipinto Donna allo specchio viene realizzato dal pittore Giulio Romano intorno al 1520 circa a Roma, poco prima del suo trasferimento a Mantova avvenuto nel 1524 presso la Corte dei Gonzaga, dove realizza Palazzo Tè; il quadro rimasto a Roma, si presume sia stato completato da Raffaellino del Colle (allievo di Raffaello, e dopo la morte del maestro collaboratore del Romano).

Originariamente attribuita a Raffaello Sanzio fino alla metà del XIX secolo e solo successivamente a Giulio Romano in quanto presumibilmente realizzata dopo la morte dell’urbinate, l’opera raffigura una giovane donna seduta a mezzo busto con le spalle e i seni scoperti e con una mano alzata e l’altra poggiata sul petto mentre stringe un velo trasparente che le copre il ventre e le gambe, fino alle ginocchia. Accanto alla donna è raffigurata una toeletta con uno specchio ed altri oggetti per la cura quotidiana, all’interno di un palazzo dove sullo sfondo è possibile intravedere una serva.

La modella del dipinto viene identificata in un primo momento in Beatrice d’Este (moglie di Ludovico Sforza, detto “Il Moro” e sorella minore di Isabella d’Este) infatti l’opera acquistata intorno al 1839 dal Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo riportava il titolo di Ritratto della giovane Beatrice d’Este, e solo in seguito il titolo di Ritratto di Lucrezia Borgia, figlia illegittima del cardinale spagnolo Rodrigo Borgia, eletto Papa con il nome di Alessandro VI e della sua storica amante Vannozza Cattanei. Si è anche ipotizzato che potesse essere una copia della Fornarina (databile al 1520 circa e conservato nella Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma) o Margherita Luti, amante e modella del pittore urbinate; l’opera non aveva un committente ed era rimasta nella bottega del Sanzio dopo la sua morte, e quindi a disposizione di Giulio Romano. D’altronde non è difficile notare che alcuni elementi del dipinto Donna allo specchio li ritroviamo nella Fornarina: la postura della donna a tre quarti, il seno e le spalle nude con il velo che la donna regge con la mano destra, il turbante di seta a righe sul capo e il bracciale sul braccio.

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