Edvard Munch: il simbolismo intensamente drammatico

Edvard Munch: il simbolismo intensamente drammatico

Edvard Munch (Løten, 12 dicembre 1863 – Oslo, 23 gennaio 1944) è stato un famoso pittore di origine norvegese appartenente al c.d. movimento artistico del simbolismo. Il suo periodo artistico più importante fu quello tra il 1892 e il 1902. I temi che amava trattare, l’amore, la vita, la morte, furono espressi con un’ attenta ricerca poetica, con un linguaggio simbolico intensamente drammatico.

I personaggi sono disegnati con linee sinuose e ondulate immerse in uno spazio fluido e irreale come quello in cui gravitano i fantasmi nella nostra immaginazione.

Edvard Munch aveva uno spirito nordico, cupo e primordiale. Le sue tele riprodussero fondamentalmente le saghe e le leggende nordiche. I sogni più terrificanti e le forze misteriose del subconscio si fondono con una natura terribile.

Tra l’uomo e il creato c’è un dissidio tormentoso che Edvard Munch esprime con pennellate dense e compatte e con contrasti di colorazioni violente che si tendono in linee febbrili.

I colori freddi ed aspri, stridono in accostamenti insoliti forzando la natura del soggetto ed accentuandone la carica espressiva.

Edvard Munch

“L’urlo”

Tra le sue opere più importanti devono essere citate : “Sera, via Karl Johan a Oslo”, “L’urlo”, “Madonna, Angoscia”, “Il Fregio della vita”, “Fanciulle sul ponte”.

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