Emma Goldman

Emma Goldman Teresa Stolz Emily DickinsonEmma Goldman (Kovno, 29 Giugno 1869 – Toronto, 14 Maggio 1940) è stata una famosa  anarchica e rivoluzionaria, attivista e femminista statunitense, ma di origine russo-lituana.

Nata in Lituania nel 1869 in una famiglia patriarcale di origine israelita, Emma Goldman cresce a San Pietroburgo (dove risente fortemente del clima ostile nei confronti degli ebrei) e all’età di quindici anni si trasferisce negli Stati Uniti d’America.

In America, Emma Goldman inizia ad interessarsi alle condizioni di lavoro e salariali degli operai e in particolare assiste agli incidenti che si verificano il 1 Maggio del 1886, in piazza Haymarket, a Chicago quando durante il corteo di sciopero dei lavoratori, supportato da attivisti anarchici, vengono uccisi sette agenti di polizia. Il successivo processo si conclude con la condanna a morte per impiccagione di cinque rivoluzionari anarchici, poi riconosciuti innocenti.

Da tale triste episodio Emma Goldman matura idee e sentimenti molto vicini all’ambiente anarchico. Dapprima conosce il politico e giornalista statunitense Johann Most e successivamente si avvicina all’ anarchico russo Aleksandr Berkman, il quale diventa anche il suo compagno.

Nello stesso periodo inizia anche a tenere conferenze in pubblico, sia in russo che in tedesco.

Qualche anno dopo nel 1892 Emma Goldman si ritira dal gruppo anarchico a seguito del tentato omicidio di Henry Clay Frick, ricco capitalista e proprietario di fabbriche siderurgiche a Homestead, in Pennsylvania, colpevole di aver attuato il licenziamento di diversi operai e disposto una serie di riduzioni salariali, ad opera del suo compagno Alexander Berkman.

Con l’arresto del suo compagno, Emma Goldman continua la sua attività rivoluzionaria e la sua lotta al sistema capitalista e procede con le conferenze in pubblico e incitamento delle folle alla sovversione. Viene attenzionata dalla polizia e nel 1894 viene arrestata e condannata ad un anno di carcere.

La stampa giornalistica la battezza con lo pseudonimo di “Red Emma“.

Nel 1906 Emma Goldman si riavvicina ad Alexander Berkman, uscito dal carcere, e insieme pubblicaono il giornale anarchico “Mother Earth“, oltre a continuare l’attività rivoluzionaria in convegni e congressi.

Con lo scoppio della Prima guerra mondiale Emma Goldman e Alexander Berkman creano la Lega Anti-Coscrizione con l’obiettivo di disertare l’azione militare. Ciò porta al loro arresto e alla loro espulsione dagli Stati Uniti d’America.

Emma Goldman e Alexander Berkman decidono, pertanto, di andare in Russia, ma con grande rammarico capiscono che nel paese è in corso una lotta contro gli anarchici, ad opera di Lenin.

La coppia si sposta in altre città europee, in particolare a Londra e a Barcellona, fino a Toronto, in Canada, dove Emma Goldman si spegne il 14 Maggio del 1940 nel corso di un comizio.

Del suo temperamento irremovibile, tenace e a volte anche feroce rimangono i suoi scritti, in particolare la sua autobiografia “Vivendo la mia vita”.

Nel corso della sua lotta anarchica Emma Goldman, anticipando i tempi, si avvicina al problema dell’emancipazione femminile (il movimento femminista si sviluppa solo a partire dagli anni sessanta del XX secolo), trattando in particolar modo il tema del controllo delle nascite e dell’uso dei contraccettivi. Argomenti che afferma con maggiore chairezza nel suo libro “Amore, emancipazione. Tre saggi sulla questione della donna“.

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