Flora Tristan e le sue idee sui ruoli di genere

flora tristanFlora Tristan (Parigi, 7 Aprile 1803 – Bordeaux, 14 Novembre 1844) è stata una nota scrittrice francese e una attivista per l’emancipazione femminile e il riconoscimento dei diritti delle donne. In particolare, Flora Tristan appartiene alla corrente del femminismo socialista secondo la quale l’emancipazione della donna dipende dallo sviluppo e dalla crescita economica della classe operaia.

Flora Tristan nasce in una famiglia molto ricca: il padre era un colonnello di origini spagnole – peruviane mentre la madre apparteneva ad una famiglia francese. Ma il loro matrimonio non venne mai registrato e, quando il padre muore improvvisamente e senza testamento lascia la moglie e la figlia prive di ogni diritto sulla successione. Ne consegue che Flora Tristan è una figlia illegittima e tutti beni e le proprietà del padre vengono ereditati dalla famiglia di questi in Perù. Da quel momento la sua vita cambia e, in peggio: la ricchezza e l’abbondanza dell’infanzia lascia il posto alla povertà e alla fame.

Appena adolescente Flora Tristan inizia a lavorare nella bottega del pittore e litografo André Chazal, che qualche anno dopo diventa suo marito e dal quale ha tre figli.

Ma il matrimonio diviene per Flora una gabbia sempre più piccola: il marito appare molto più dedito all’alcool che all’affetto coniugale, umilia e denigra la moglie in ogni occasione utile. Per tali ragioni Flora Tristan lascia il marito e la casa coniugale sebbene la legge francese vieti a quell’epoca il divorzio. La sua decisione desta scandalo in una Parigi dell’inizio dell’Ottocento, oltre a suscitare l’ira del marito che tenta addirittura di ucciderla.

Lascia Parigi e inizia una serie di viaggi in Europa, in Inghilterra e in Perù allo scopo di conoscere la famiglia del padre. Da ogni viaggio Flora Tristan trae dei racconti che successivamente concretizza in una serie di libri: dei veri e propri reportage dove la Tristan si pone con atteggiamento critico, indagatore riportando fedelmente le condizioni di vita della popolazione in generale, soprattutto delle donne.

Tra le sue opere, si ricordano in particolare Peregrinations di Pariah (1838) nel quale a seguito del viaggio in Perù alla ricerca delle proprie origini, Flora Tristan racconta gli aspetti di quella società arcaica quasi feudale concentrandosi soprattutto sulla condizione della donna;  Promenades a Londra (1840) nel quale si concentra sulle condizioni di sfruttamento della classe operaia e Unione dei lavoratori (1843) nel quale manifesta la sua idea di una unione di uomini e donne, facenti parte della classe operaia, dove l’apporto delle donne assume un ruolo fondamentale per ottenere la loro emancipazione.

Flora Tristan è una donna che ha subito sulla propria pelle gli stereotipi sociali: dalla qualificazione di figlia illegittima, privata di diritti ed emarginata dalla società arriva successivamente a opporsi alla stessa ribellandosi alle regole che vietavano il divorzio. Tutti i suoi scritti si concentrano sulla figura umana, la donna, ponendo l’accento sulla situazione femminile quale solida base per inneggiare al cambiamento sociale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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