Fontana che piange. Opera di Giacomo Balla

Fontana che piange

Fontana che piange. Opera di Giacomo Balla

Fontana che piange è un dipinto (pastello su carta, cm 40 x 55) realizzato nel 1906 dal celebre pittore italiano Giacomo Balla ed attualmente conservato all’interno di Palazzo Koch a Roma, sede centrale della Banca d’Italia.

Giacomo Balla (Torino, 18 Luglio 1871 – Roma, 1º Marzo 1958) è stato un celebre e rinomato pittore, scultore e scenografo italiano (nonchè, grande amante della fotografia), di origine torinese, annoverato tra i principali esponenti del Futurismo, movimento culturale, letterario, artistico e musicale che si sviluppa in Italia all’inizio del XX secolo.

Inizialmente interessato al divisionismo (movimento artistico nato alla fine dell’800 che da un alto segue le teorie geometriche dividendo i colori in singoli punti o linee e dall’altro studia e esplora la sensazione a livello ottico delle immagini) e molto vicino ai temi sociali e umanitari, Giacomo Balla è uno dei primi artisti ad approdare al Futurismo, fondato dal poeta e scrittore Filippo Tommaso Marinetti che il 20 Gennaio 1920 pubblica il Manifesto sul quotidiano Le Figaro di Parigi.

Partendo dal distacco e dal disprezzo della società ottocentesca, borghese e artefatta, il Futurismo cavalca il progresso tecnologico del primo decennio del Novecento e vuole porre l’uomo a contatto diretto col mondo in cui vive.

Giacomo Balla guarda verso il futuro e in tale ottica afferma i suoi principi artistici e stilistici incentrati, in primis, sullo studio della luce e del movimento.

Il dipinto Fontana che piange raffigura in primissimo piano una fontana di Villa Borghese che l’artista futurista vuole rappresentare, sotto il profilo del dinamismo, con lo spostamento dell’acqua dall’alto verso il basso, e con l’obiettivo di donare quella impressione e sensazione di velocità e di movimento. L’immagine risente anche dello stile divisionista e appare come una sequenza geometrica di linee sovrapposte (orizzontali, verticali e curve).

L’opera risente altresì del profondo interesse che Balla nutre nei confronti della fotografia, seguendo le orme paterne. Sullo sfondo del dipinto è possibile intravedere il Parco di Villa Borghese a Roma.

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