Il Fuoco, appartenente al ciclo Allegorie dei Quattro Elementi, è un dipinto (pastello su carta, cm 33,5 x 30,5) realizzato tra il 1739 e il 1743 circa dalla pittrice, ritrattista e miniaturista di origine veneziana Rosalba Carriera, ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Corsini a Roma.
Rosalba Carriera, pittrice di origine veneziana del Settecento molto acclamata non solo in Italia ma in tutta Europa, ha il merito di aver riscoperto l’arte del pastello che ripropone con assoluta eleganza, precisione ed estrema abilità tecnica in una serie di opere.
Il dipinto Fuoco fa parte del ciclo Allegorie dei Quattro Elementi (Aria, Acqua, Fuoco, Terra) realizzate tra il 1739 e il 1743 e tutte attualmente conservate presso la Galleria Corsini di Roma, tematiche allegoriche affrontate e rappresentate più volte da Rosalba Carriera in diverse opere come la “Primavera” che fa parte del ciclo delle Quattro Stagioni, (Primavera – Estate – Autunno – Inverno – databili tra il 1725 e il 1735) tra cui anche il ciclo delle Quattro Stagioni oggi conservate presso la Royal Collection di Windsor.
Il Fuoco è rappresentato da una giovane figura femminile in primissimo piano che regge tra le mani una piccola fiaccola accesa, con il fuoco ardente. La giovane donna, dall’ aspetto piacevole e attraente, indossa una veste rosa-pesca con ampia scollatura che lascia scoperto il collo e il petto, mentre il capo è leggermente reclinato verso destra e lo sguardo ammiccante verso sinistra. I capelli (biondo-rosso) sono ornati con una coroncina sul capo e con piccoli boccoli che scendono sulle spalle, mentre gli orecchini di perla conferiscono una particolare lucentezza al viso.
Le tonalità cromatiche sono chiare e luminose, i contorni del viso e del collo della figura femminile sono netti e delicati messi in risalto da uno sfondo azzurrino.
L’opera viene commissionata alla Carriera da Monsignor Giovan Francesco Stoppani, nunzio apostolico presso il Senato di Venezia e poi donata da quest’ultimo a Papa Clemente XII (al secolo Lorenzo Corsini) entrando nella collezione Corsini nel 1750.