Inarrestabile. Poesia di Hilde Domin

Inarrestabile The cats will know Il vuoto e le forme Le cose Umberto Boccioni e Vittoria ColonnaInarrestabile

La tua stessa parola
chi la riporterà
viva

la parola
non ancora detta?

Dove vola la parola
le erbe appassiscono
le foglie ingialliscono,
cade la neve.
Un uccello tornerebbe da te.
Non la tua parola,
ancora non detta,
nella tua bocca.
Le altre parole le rimandi
indietro,
parole con piume colorate e morbide.
La parola è più veloce,
la parola nera.

È sempre importante
non si ferma mai di
arrivare.

Meglio un coltello che una parola.
Un coltello può essere poco affilato.
Un coltello colpisce spesso
oltre il cuore.
Non la parola.

Alla fine è la parola,
sempre
alla fine
la parola.

Hilde Domin, vero nome Hilde Löwenstein (Colonia, 27 Luglio 1909 – Heidelberg, 22 Febbraio 2006) è stata una famosa e rinomata poetessa e scrittrice di origine tedesca (unitamente a Nelly Sachs).

Hilde Domin proviene da una agiata e aristocratica famiglia di origine ebrea, colta e raffinata: il padre è un noto avvocato e la madre ha studiato al conservatorio canto e pianoforte. Sin da giovanissima riceve una buona educazione ed istruzione e frequenta la facoltà di giurisprudenza all’ Università di Heidelberg per poi cambiare passando agli studi di Teoria economica e di Sociologia.

Nel 1951 muore la madre e nello stesso anno Hilde Domin scrive la sua prima poesia.

“La poesia era fatta per cambiare la realtà, che era invivibile e la cambiò”

Ha, pertanto, inizio la sua carriera come poetessa e scrittrice che prosegue con il suo ritorno in Germania tra il 1954 e il 1957 dopo diversi anni di assenza forzata. Si tratta di un approdo alla lirica poetica animato da un forte sentimento di liberazione e di autenticità. Le sue raccolte poetiche cominciano ad ottenere diversi apprezzamenti positivi e riceve negli anni una serie di onorificenze e di premi letterari. Nel 1968 Hilde Domin  pubblica il suo romanzo “Das zweite Paradies” di chiara ispirazione autobiografica (narrando dell’esilio e del successivo ritorno in patria). La sua scrittura è diretta e schietta, ma allo stesso tempo lirica e commovente, ricca di un patrimonio culturale che poggia le basi nei dolori e nelle gioie dell’esistenza quotidiana.

Muore a Heidelberg il 22 Febbraio del 2006 all’età di novantasei anni.

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