“Includiamo: minori svantaggiati autori di reato e reinserimento sociale”.
Progetto finanziato dalla Chiesa Valdese
L’attività progettuale denominata “Includiamo: minori svantaggiati autori di reato e reinserimento sociale” grazie al contributo dei fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese, ha avuto il suo inizio nel mese di Novembre del 2016 e dopo circa sei mesi prosegue tutt’ora insieme ai giovani autori di reato beneficiari dell’istituto della messa alla prova, unitamente a un piccolo gruppo di persone diversamente abili.
Dopo aver affrontato, nei mesi scorsi, i due più grandi artisti del Barocco Romano e della storia dell’arte in generale, Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini, con l’avvento della stagione primaverile e il conforto di giornate dal clima più mite e soleggiato, l’attività è proseguita attraverso la tecnica dell’en plein air.
Ci teniamo ancora una volta a sottolineare come questa attività progettuale si è resa possibile grazie al contributo della Chiesa Valdese che con I Fondi dell’Otto per Mille ha inteso supportare questa entusiasmante esperienza volta alla rieducazione e reinserimento dei giovani autori di reato ammessi alla prova.
In tale contesto si è potuto riprendere la pittura all’aperto in cui tutti i partecipanti hanno potuto sperimentare quella tipica forma di pittura dal vivo, sul modello dello stile pittorico portato avanti dal gruppo degli Impressionisti. Inoltre, si è voluto scegliere e valorizzare le meravigliose piazze, ville e vedute della città di Roma, passando attraverso il Parco Regionale dell’Appia Antica (nel particolare il Parco degli Acquedotti, tra i quartieri di Cinecittà e Quarto Miglio) fino ad arrivare al Colle Aventino con il Circo Massimo e il Giardino degli Aranci ( o Parco Savello).
Ma per rendere il tutto un po’ più difficile, in questa fase, si è appositamente scelto di utilizzare la tecnica dell’acquerello.
Nello specifico, la tecnica dell’acquerello si compone attraverso una miscelazione di acqua e di pigmenti di colore. Ciò che rende molto apprezzata questa tecnica, e in questo consiste la sua notevole difficoltà, è la trasparenza e la leggerezza dei colori che vanno a sovrapporsi gli uni agli altri, dando vita a degli effetti sfumati detti appunto “velature”. Attraverso la mescolanza di pochi colori primari e l’acqua si possono ottenere tutti gli altri. In genere, non si usa il bianco che viene reso lasciando libere alcune parti per realizzare particolari effetti di luce. La complessità della tecnica dell’acquerello deriva, pertanto, dal corretto bilanciamento tra la quantità di acqua e il colore utilizzati: più acqua si aggiunge più chiare saranno la tonalità di colore ottenute.
Anche in questa fase non sono mancate le normali difficoltà iniziali: ma tutti i partecipanti (persone diversamente abili e ragazzi della messa alla prova) hanno mostrato una attiva partecipazione all’attività progettuale, alcune volte andando oltre le aspettative maturate.
Sotto il profilo tecnico, si è anche voluto sperimentare la possibilità di arrivare alla realizzazione dell’opera, senza passare dal disegno (solitamente a matita), cercando di dare alla stessa una logica e una concretezza soltanto attraverso l’uso del colore (in stretta coerenza con lo stile Impressionista).
Concludiamo con il ringraziare la Chiesa Valdese che tra le diverse emergenze sociali ha deciso di supportare economicamente, attraverso i Fondi dell’Otto per Mille, la proposta progettuale “Includiamo: minori svantaggiati autori di reato e reinserimento sociale” dando vita a questa entusiasmante e piacevole esperienza.