Incoronazione della Vergine. Edicola Sacra di Via dei Coronari

Incoronazione della Vergine roma point of viewL’ Edicola Sacra “ Incoronazione della Vergine ” nota anche con il nome di “Immagine di Ponte” ( o “Imago Pontis“) si trova a Roma lungo Via dei Coronari, sita all’altezza con Vicolo Domizio, nel rione Ponte, e risale al XVI Secolo.

L’ Edicola Sacra “ Incoronazione della Vergine ”  è una delle più antiche, importanti (per la sua collocazione in Via dei Coronari frequentemente attraversata dai numerosi pellegrini diretti alla Basilica di San Pietro), e soprattutto una dalle dimensioni più grandi rispetto a quelle che sono presenti nel centro storico romano dove è possibile imbattersi in diverse “Madonnelle” di strada.

L’ Edicola Sacra “ Incoronazione della Vergine ” era originariamente inglobata nel palazzo di tale Vincio di Vincio di Stefano Vincio, un fiorentino che l’aveva ricevuta dal Monastero di San Silvestro in Capite; in epoca successiva il palazzo e l’edicola vennero acquistati dal cardinale Alberto Serra del Monferrato, notaio della Camera Apostolica. Quest’ultimo divenuto proprietario del palazzo intorno al 1523 incaricò Antonio da Sangallo il Giovane di procedere alla restaurazione dell’antico tabernacolo che versava in stato di degrado.

In seguito l’architetto Antonio da Sangallo il Giovane commissionò a Perin del Vaga (allievo di Raffaello), di dipingere l’immagine da collocare all’interno: la pittura realizzata raffigura Cristo che incorona la Vergine Maria, fra angeli e putti e ai lati i Santi Antonio e Sebastiano. La suddetta immagine, completamente sparita, è riapparsa a seguito di un restauro effettuato nel 1968 dal Comune di Roma.

Il tabernacolo, ispirato alle edicole del Pantheon, è composto da due colonne e un timpano con trabeazione in cui si legge: “Instaurata fuit quam cernis Pontis Imago” (L’immagine di Ponte che vedi, fu restaurata).

Sul basamento si legge:

Alberto Serra di Monteferrato”

e nella parte inferiore, si legge: “restaurata a spese di benefattori nel 1805“.

Nella parte superiore, tra due finestre architravate, si trovano gli stemmi del Cardinale Alberto Serra del Monferrato e del Cardinale Francesco Armellini (i due commitenti).

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