Interventi dedicati alla disabilità

Interventi dedicati alla disabilità Deridere le Distanze autori di reatoInterventi dedicati alla disabilità

Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese

L’attività progettuale dal titolo “Interventi dedicati alla disabilità” ha avuto inizio nel mese di Novembre 2020 e coinvolge persone (minori e adulti) autori di reato sottoposti all’istituto della messa alla prova, unitamente a persone disabili adulti, che assumono il ruolo di beneficiari e protagonisti dell’azione sociale ai fini dell’inclusione attiva, in supporto alla rete familiare.
In tale ottica e a seguito delle riforme legislative degli ultimi anni, l’istituto della sospensione del processo con messa alla prova prevede una serie di incombenze ulteriori e al di fuori del sistema giudiziario processuale penale.
In sostanza è richiesto l’intervento di organi esterni all’apparato giudiziario che possano accompagnare il reo in un procedimento di recupero sociale ed educativo, sulla base di un programma di trattamento redatto dall’Ufficio Esecuzione Penale Esterna unitamente all’imputato, e che deve essere valutato dal Giudice in funzione delle esigenze sia afflittive sia rieducative del trattamento.
Sul punto, la Legge n. 67 del 2014 ha introdotto, mediante un corpo di disposizioni processuali contenute nel titolo V-bis del Codice di Procedura Penale, artt. da 464-bis a 464-novies, ed una norma sostanziale, l’art. 168-bis C.p., il nuovo istituto della messa alla prova dei soggetti adulti ai fini della prestazione di un lavoro di pubblica utilità.
L’esito positivo della prova “estingue il reato per cui si procede” (art. 168-ter C.p.).
La ragione giustificatrice dell’istituto della messa alla prova, dunque, va individuata nel favore per la risocializzazione del reo, prima ed in via alternativa e preferibile rispetto alla sottoposizione di esso a pena.

Interventi dedicati alla disabilità Deridere le Distanze autori di reatoCi teniamo a sottolineare come questa attività progettuale si è resa possibile grazie al contributo della Chiesa Valdese che con I Fondi dell’Otto per Mille ha inteso supportare questa entusiasmante esperienza volta alla rieducazione e reinserimento sociale delle persone (minori e adulti) beneficiari dell’istituto della messa alla prova.

L’attività progettuale “Interventi dedicati alla disabilità” vuole porre l’attenzione su tale aspetto processuale nell’ambito di politiche di volontariato sociale. Il tutto nell’ottica di promuovere la revisione critica per i fatti criminosi commessi e di conseguire effetti social-preventivi in una fase anticipata in funzione del raggiungimento della risocializzazione del soggetto.
La prevenzione attiene più generalmente al concetto di sicurezza sociale dei fenomeni devianti, dalla piccola criminalità a forme più organizzate, anche minorili. In tale ottica si vuole oltrepassare il concetto di assistenza sociale, più statico, per approdare ad un piano d’azione dinamico, nell’interesse della collettività a realizzare il c.d. benessere sociale in una valutazione complessiva circa la rispondenza del trattamento alle esigenze del caso concreto. Ciò allo scopo di evitare forme di recidiva di astensione dalla commissione di futuri reati che possano aggravare il sistema penale, sociale ed econimico.

“Il fine delle pene non è di tormentare ed affliggere un essere sensibile. Il fine non è altro che d’impedire il reo dal far nuovi danni ai suoi cittadini e di rimuovere gli altri dal farne uguali.”

Cesare Beccaria

Proseguiamo con entusiasmo nello svolgimento delle citate attività, sperimentando la gioia e l’emozione di trovarci uniti, solidali ed integrati nel nome dell’inclusione sociale, della condivisione dell’arte e della cultura.

Non ci resta che ringraziare la Chiesa Valdese per aver reso possibile, attraverso il contributo concesso con i Fondi dell’Otto per Mille, questa entusiasmante esperienza progettuale.

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