” La Nascita di Venere ” è una opera dell’ anno 1862 del pittore francese Alexandre Cabanel (Montpellier, 28 settembre 1823 – Parigi, 23 gennaio 1889), olio su tela, cm 130 x 225, attualmente conservata presso il Musée d’ Orsay di Parigi.
Il dipinto viene esposto nell’ anno successivo, ovvero nel 1863 al Salone di Parigi ottenendo un immediato successo. Invero, il dipinto ” La Nascita di Venere ” viene acclamato dalla critica e, al contempo incanta il pubblico con la conseguenza che Alexandre Cabanel viene onorato della Legione D’ Onore.
Il successo del dipinto garantisce ad Alexandre Cabanel nello stesso anno la cattedra come professore all’ Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts di Parigi.
Il dipinto ” La Nascita di Venere ” per la sua bellezza e armonia viene, inoltre, acquistato da Napoleone III e inserito nella sua collezione privata.
Alexandre Cabanel attinge alla mitologia antica e rappresenta la nascita di una Venere, completamente nuda, spinta dalle onde del mare su una spiaggia.
Generalmente contrapposta all’ Olimpia di Edouard Manet ” La Nascita di Venere ” incarna, sotto i profili stilistici, i canoni classici della tradizione accademica, dove la luce entra nell’ opera direttamente dalle finestre degli atelier (in netta contrapposizione alla tecnica dell’en plain air degli impressionisti).
Venere, pacatamente adagiata su un letto d’ acqua, guarda lo spettatore da sotto la mano posta delicatamente sul viso. Le onde del mare sotto il suo corpo spingono la dea, accompagnandola verso l’ esterno, verso il suo pubblico.
L’ opera è intrisa di una sensualità armoniosa sia nei colori che nelle forme, volutamente ammorbidite del corpo nudo. Una sensualità e un erotismo opportunamente evidenziati dalla nudità del corpo e, al contempo, celati dal ricorso alla mitologia classica. I colori esprimono freschezza, incorniciando la rappresentazione della femminilità nel vero senso della parola: una raffinatezza di tonalità chiare in contrapposizione alle onde del mare più scure.
Probabilmente, Alexandre Cabanel nonostante la sua bravura non ha trovato il giusto spazio in quanto il mondo dell’ arte si andava sviluppando verso forme meno accademiche, ricche di impasti cromatici e nuove velature portate alla ribalta dagli Impressionisti.
Per la Nascita di Venere Cabanel s’ispirò all’isola d’Ischia. Se si vede lo sky-line del quadro esso non è altro che lo sky-line dell’isola. Poi ad Ischia c’è una spiaggia di nome Citara dove la leggenda narra che vi nacque Venere. Inoltre sul fondo del quadro a sinistra di chi guarda s’intravede l’isola di Capri.
D’accordissimo sulla sua esposizione, perfetta ed esauriente.
Grazie mille.
Non sono d’accordo con la conclusione che dice che Cabanel non ha trovato un suo spazio etc. etc.:il quadro del ns. è un capolavoro di intuizione e sintesi artistica unica,ispirato dalla muliebrita’ dell’amore espresso in forma sinuosa,sensuale ed erotica e per queste caratteristiche bellissimo,godibilissimo e fuoco per la fantasia….
La ringraziamo per il suo intervento
Sarebbe interessante sapere se Cabanel sia venuto ad Ischia durante le sue visite in Italia come molti pittori francesi.
Non ci sono dati certi, almeno per quanto a mia conoscenza, su una eventuale visita di Cabanel nell’isola di Ischia. Certo è che nel decennio anteriore alla realizzazione del quadro “La Nascita di Venere” Cabanel si trova a Roma dove risiede per un lungo periodo e dove vince il secondo Prix de Rome.
Se si osserva lo skyline del quadro si può notare che è l’isola d’Ischia vista dall’isola di Ventotene.Praticamente Ischia è vista dal lato di Forio.Guarda caso la spiaggia di Citara (Venere) è spumeggiante.Quindi penso che La nascita di Venere di Cabanel, sia una rappresentazione simbolista dell’isola d’Ischia.Mi piacerebbe sapere l’opinione del direttore del Museo di Capodimonte,Sylvain Bellanger che è un esperto di Cabanel. Massimo Ielasi.
Concordo pienamente.