L’ovale delle apparizioni. Opera di Carlo Carrà

L'ovale delle apparizioni

L’ovale delle apparizioni. Opera di Carlo Carrà. Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

L’ovale delle apparizioni è un dipinto (olio su tela) realizzato nel 1918 circa dal celebre pittore italiano Carlo Carrà, annoverato tra i più importanti esponenti della Pittura futurista e metafisica, ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Carlo Carrà (Quargnento, Alessandria, 11 Febbraio 1881 – Milano, 13 Aprile 1966) è stato uno dei più importanti pittori ed esponenti nell’ambito della pittura futurista, nonchè professore presso l’Accademia di Brera dal 1939 al 1951. Interpreta il dinamismo in forme che non rinunciano mai totalmente ai valori plastici e pittorici. Allievo del paesaggista Cesare Tallone che lo indirizza ad un vivido e solido naturalismo convinto dell’importanza della ricerca luministica e del richiamo alla plasticità formale degli antichi. Studia poi i divisionisti, in seguito conosce l’intima struttura della materia dallo scultore Medardo Rosso che ama tendere verso una luce che emoziona, rileggendo le opere antiche secondo una sua caratteristica carica ironica. Conoscendo Boccioni tuttavia, si sposta verso la pittura futurista per poi allontanarsi dal gruppo per divergenze con Filippo Tommaso Marinetti. Nel 1917 incontra De Chirico e immediatamente adotta l’idea dei suoi manichini inserendoli in ambienti claustrofobici.

Tra le sue opere più importanti occorre citate La musa metafisica (databile al 1917 circa), conservato presso la Pinacoteca di Brera, a Milano; La Camera Incantata (databile al 1917), conservato presso la Pinacoteca di Brera, a Milano; Capanni sul mare, (databile al 1927) conservato presso la Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino; Cancello rosso (databile al 1930), conservato presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma; La partita di calcio (databile al 1934 circa), conservato presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma; Le figlie di Loth III (databile al 1940 circa), conservato all’interno dei Musei Vaticani, Città del Vaticano, Roma.

L’ovale delle apparizioni rientra nella fase metafisica del pittore dove compare in primo piano il manichino circondato da una serie di altre figure come il pesce di rame (che rimanda al significato di Cristo), il veliero all’orizzonte e il telegrafo piramidale. Il tutto condito da vivaci tonalità cromatiche che accentuano la sensazione di silenzio e di compostezza, dove ogni elemento e distinto e separato dall’altro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *