La Madonna del Libro è un dipinto (tempera su tavola, cm 58×39,5) realizzata tra il 1480 e il 1481 dal pittore fiorentino Sandro Botticelli, ed è attualmente conservato nel Museo Poldi Pezzoli di Milano.
Sandro Botticelli (nome d’arte di Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi), (Firenze, 1 Marzo 1445 – Firenze, 17 Maggio 1510), è stato un celebre e rinomato pittore del Rinascimento italiano. Formatosi presso la scuola fiorentina subisce l’influenza di Filippo Lippi (suo primo maestro) e di Andrea del Verrocchio e si afferma, per lo più a Firenze, con il sostegno della famiglia dei Medici. Sandro Botticelli è, infatti, l’artista (oltre che il ritrattista) in grado di soddisfare e al contempo esaltare il loro ideale di bellezza. Le sue rappresentazioni variano tra tematiche sacre e soggetti mitologici, traendo spunto anche da opere della letteratura, in particolare dalla Divina Commedia di Dante Alighieri.
Tra le sue numerose opere occorre necessariamente citare la Primavera (databile tra il 1478 e il 1482) e la Nascita di Venere (databile tra il 1482-1485), entrambe conservate presso la Galleria degli Uffizi di Firenze, oltre agli affreschi (databili al 1482) della Cappella Sistina in Vaticano su commissione di Papa Sisto IV.
Il dipinto la Madonna del Libro appartiene alla produzione matura del Botticelli e raffigura, in primo piano, la Vergine Maria mentre tiene in braccio il Bambino e sfoglia le pagine di un libro di preghiere, intenta a leggere.
Madre e figlio sono inseriti in un interno domestico; dietro le due figure si apre una finestra dalla quale proviene una luce crepuscolare che illumina tutto l’ambiente circostante ed esalta le tonalità cromatiche del blu del mantello, del rosso del vestito e del giallo con sfumature oro dei capelli della Vergine. Il cromatismo si lega alle linee morbidi ed eleganti e all’intensità espressiva tra la Vergine e il Bambino Gesù.
L’opera è ricca di un pacato simbolismo, in particolare la corona di spine che il Bambino tiene in mano che preannuncia al futura crocifissione.