Maria Bellonci

Maria Bellonci È come una mancanza di respiro Dammi la manoMaria Bellonci, all’anagrafe Maria Villavecchia (Roma, 30 Novembre 1902 – Roma, 13 Maggio 1986) è stata una famosa scrittrice e traduttrice italiana. A lei si deve l’ideazione del Premio Strega, in collaborazione con l’attore Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del Liquore Strega.

Maria Bellonci nasce in una aristocratica famiglia di origine piemontese e si forma culturalmente ed intellettualmente, grazie anche al contributo offertole da Goffredo Bellonci, rinomato giornalista e critico letterario di origine bolognese, che nonostante la differenza di età di vent’anni, sposa l’11 Agosto del 1928, acquisendone il cognome.

Il suo romanzo di esordio risale al 1939 dal titolo Lucrezia Borgia: la sua vita e i suoi tempi, un racconto biografico tradotto in tedesco, ungherese e spagnolo, basato su accurate ricerche storiche di archivio fra Roma, Mantova e Modena, e con cui vince il Premio Viareggio nello stesso anno.

A tale successo letterario segue I Segreti dei Gonzaga del 1947 (Arnoldo Mondadori Editore, Milano) con cui ottiene la Menzione d’onore al Premio Viareggio, e l’ultimo romanzo dal titolo Rinascimento privato del 1985 (Arnoldo Mondadori Editore, Milano), una accurata biografia della marchesa Isabella d’Este con il quale vince il Premio Strega nel 1986, anno della sua morte. Tali ultimi romanzi oltre ad avere un carattere prettamente storico appartengono anche alla narrativa, raccontando storie di donne dalle quali emerge l’indole indipendente e la volontà di emancipazione sociale e culturale dell’autrice. Invero, dal 1929 in poi Maria Bellonci pubblica sul giornale Popolo di Roma, gli articoli Letture di fanciulle nella rubrica L’altra metà, incentrati sulla condizione sociale, passata e attuale, della donna.

Maria Bellonci attraverso i suoi scritti porta avanti negli anni una personale idea di femminismo, basato oltre che sull’affermazione di diritti anche sul riconoscimento intellettuale e culturale della donna nella società. In tal senso è documentata la collaborazione con la scrittrice fiorentina Anna Banti, pseudonimo di Lucia Lopresti, anche lei molta attenta alla condizione femminile.

A partire dalla seconda metà degli anni Quaranta del Novecento, Maria Bellonci inizia anche l’attività di traduttrice di romanzi stranieri come i Racconti di Stendhal, 1961; Nana di Émile Zola, 1961; La signora delle camelie di Alexandre Dumas, 1970; Viaggio al centro della terra di Jules Verne, 1983.

Nel suo salotto letterario romano denominato “Amici della domenica” nasce l’ideazione, nel 1946, del Premio Strega, poi fondato nel 1947 quale famoso premio letterario italiano.

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