Il Martirio di San Sebastiano è un affresco (cm 570×471) realizzato nel 1505 dal celebre pittore umbro Pietro di Cristoforo Vannucci, detto il Perugino, e conservato nella Chiesa di San Sebastiano a Panicale, in provincia di Perugia.
Pietro di Cristoforo Vannucci, detto il Perugino o ancora denominato “Il divin pittore” (Città della Pieve, 1448 circa – Fontignano, Febbraio 1523) è stato un celebre e rinomato pittore umbro, formatosi a Firenze presso la bottega di Andrea Verrocchio, e annoverato tra i più grandi esponenti del rinascimento artistico italiano. Tra le sue numerose opere è necessario citare gli affreschi del Collegio del Cambio a Perugia (1499-1507); gli affreschi nella volta della Stanza dell’Incendio di Borgo nei Palazzi Vaticani e l’affresco raffigurante la Consegna delle Chiavi (1481-1482) nella Cappella Sistina in Vaticano, mentre tra i suoi allievi si annovera anche il giovane Raffaello Sanzio.
San Sebastiano è stato un militare romano, divenuto martire e condannato alla crivellatura di frecce per aver affermato la sua fede cristiana.
Il Martirio di San Sebastiano è ambientato all’interno di un porticato che si affaccia su un paesaggio collinare. Il martire domina con la sua figura intera il centro del dipinto sopra un alto plinto, legato ad una colonna; il corpo è seminudo, con un leggero velo che copre solo la zona del pube, lo sguardo è rivolto verso l’alto e l’espressione appare serena e tranquilla. La figura è in una posa c.d. “a contrapposto“, dove il peso del corpo è concentrato sulla sola gamba destra mentre l’altra gamba è protesa in avanti insieme al gomito piegato che richiama le pose delle statue classiche.
In basso quattro arcieri, due che scagliano frecce e due che caricano le armi, sono pronti a colpirlo. Quest’ultimi conferiscono movimento all’opera, raffigurati in una sorta di danza.
In alto, sotto un timpano decorato da bassorilievi dipinti, è raffigurato Dio Padre benedicente, circondato da angeli, cherubini e serafini. La firma del Perugino compare sul plinto centrale dell’opera mentre la data del 1505 si legge in lettere romane sui pilastri del portico.
La figura del martire è stata replicata in altri dipinti come il “San Sebastiano tra i santi Rocco e Pietro” conservato nella Chiesa di Santa Maria Assunta, Cerqueto, il dipinto raffigurante “San Sebastiano” (anno 1495 circa) conservato presso il celebre Museo del Louvre di Parigi, e il “San Sebastiano” conservato presso l’Ermitage a San Pietroburgo.