Nicola Salvi. Chi? Oggi, 8 Febbraio, forse non tutti sanno che….

nicola salviL’ 8 Febbraio 1751 a Roma muore Nicola Salvi, architetto, membro dell’accademia di San Luca nel 1733, ammesso nella Congregazione dei Virtuosi al Pantheon nel 1745.

Fu scolaro di Antonio Canevari e collaborò molto con Luigi Vanvitelli.

La sua prima opera fu la costruzione di una grande macchina architettonica per i fuochi di artificio, su commissione del Cardinale Bentivoglio d’Aragona (nel 1728), fatta ardere in Piazza di Spagna.

Appartengono a Nicola Salvi  i disegni per la facciata di San Giovanni in Laterano in gara con Alessandro Galilei, Luigi Vanvitelli e altri artisti realizzati nel 1732.

Il suo capolavoro, al quale lavorò dal 1732 fino alla morte, poi terminata da Giuseppe Pannini nel 1762, è la Fontana di Trevi.

Proprio così, la fontana più conosciuta e vista al mondo.

Questa meravigliosa “mostra d’acqua” è di grande effetto scenografico e riunisce in se tutta l’esperienza del barocco romano.

Di stile rococò, la Fontana di Trevi è posta su un lato di Palazzo Poli, costruita con travertino, marmo, intonaco, stucco e metalli.

La storia di Fontana di Trevi è molto antica, risale ai tempi dell’imperatore Augusto, quando Vipsiano Agrippa fece arrivare l’acqua fino al Pantheon; strettamente collegata alla costruzione dell’acquedotto Vergine.

Il punto terminale dell’Acqua Virgo si trova al lato orientale del Quirinale, in un trivio, dove fu costruita la Fontana di Trevi, inizialmente con tre vasche e successivamente riunite in una unica rettangolare, da Leon Battista Alberti su richiesta di papa Niccolò V.

Dopo una serie di progetti presentati da architetti diversi, Papa Urbano VIII nel 1640 incarica Gian Lorenzo Bernini di effettuare una vera e propria “trasformazione” della Fontana di Trevi, ma già nel 1644, alla morte del pontefice, il lavoro del Bernini venne interrotto.

Trascorsero molti anni, e soltanto nel 1731, Papa Clemente XII, si occupa delle sorti della piazza e della Fontana di Trevi, bandendo un importante concorso, vinto proprio da Nicola Salvi, che riprende l’idea di fondo, di narrare con architettura e scultura la storia dell’ Acqua Vergine.

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