Odalisca. Opera di Francesco Hayez

Odalisca

Odalisca. Opera di Francesco Hayez. Pinacoteca di Brera, Milano.

Odalisca è un dipinto (olio su tela, cm 80 x 64) realizzato 1839 dal pittore veneziano Francesco Hayez, ed attualmente conservato presso la Pinacoteca di Brera, a Milano.

Francesco Hayez (Venezia, 10 Febbraio 1791 – Milano, 12 Febbraio 1882) è stato un celebre pittore di origine veneziane, annoverato tra i principali esponenti del romanticismo pittorico italiano ed anche europeo. Dopo la formazione nella città natale di Venezia, presso l’Accademia della città, Francesco Hayez lavora principalmente a Roma, dove entra nella cerchia di Antonio Canova, e a Milano dove, nel 1850, ottiene una cattedra di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Le sue opere risentono fortemente delle tematiche ottocentesche e spaziano, con grande versatilità, dai nudi femminili a composizioni a carattere storico, mitologico o biblico, fino alla situazione culturale e sociale italiana, portando avanti i suoi ideali politici e patriottici, fondati sul Risorgimento e sull’Unità d’Italia.

La sua opera più celebre è certamente “Il bacio” realizzato nel 1859 ed attualmente conservato presso la Pinacoteca di Brera a Milano (oltre alle altre tre versioni), preceduta dal dipinto raffigurante l’ “Ultimo bacio di Romeo e Giulietta“, (anno 1823) conservato presso il Museo Villa Carlotta di Tremezzo (Como) e a cui fa seguito il dipinto raffigurante la Bagnante del 1844 conservato anch’esso presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Il dipinto Odalisca raffigura una giovane donna nuda con un telo bianco che le copre il seno e il capo, seduta su un grande materasso verde su uno sfondo scuro. Lo sguardo è rivolto in basso a sinistra in una composta modestia.

Nel XIX secolo le odalische vengono riprodotte in molte opere in Occidente in quanto figure avvolte da un velo di mistero, sensuali ed erotiche, relegate a vivere nell’harem del sultano. Nell’opera Hayez riprende il nudo di impostazione classica e accademica (secondo gli esempi di Raffaello e Tiziano), mentre l’abbigliamento orientale deriva da incisioni veneziane del Cinquecento.

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