Paesaggio in movimento
Si deve essere in grado di andare via
e tuttavia essere come un albero:
come se le radici rimanessero nel terreno,
come se il paesaggio si muovesse e noi fossimo fermi.
Si deve trattenere il respiro
finché il vento non si placa
e l’aria estranea comincia a girare intorno a noi,
finché il gioco di luci e ombre,
di verde e di blu,
mostra i vecchi schemi
e siamo a casa
dovunque essa sia,
e possiamo sederci e appoggiarci,
come se fossimo alla tomba
di nostra madre.
Hilde Domin, vero nome Hilde Löwenstein (Colonia, 27 Luglio 1909 – Heidelberg, 22 Febbraio 2006) è stata una famosa e rinomata poetessa e scrittrice di origine tedesca (unitamente a Nelly Sachs).
Hilde Domin proviene da una agiata e aristocratica famiglia di origine ebrea, colta e raffinata: il padre è un noto avvocato e la madre ha studiato al conservatorio canto e pianoforte. Sin da giovanissima riceve una buona educazione ed istruzione e frequenta la facoltà di giurisprudenza all’ Università di Heidelberg per poi cambiare passando agli studi di Teoria economica e di Sociologia.
Nel 1951 muore la madre e nello stesso anno Hilde Domin scrive la sua prima poesia.
“La poesia era fatta per cambiare la realtà, che era invivibile e la cambiò”
Ha, pertanto, inizio la sua carriera come poetessa e scrittrice che prosegue con il suo ritorno in Germania tra il 1954 e il 1957 dopo diversi anni di assenza forzata. Si tratta di un approdo alla lirica poetica animato da un forte sentimento di liberazione e di autenticità. Le sue raccolte poetiche cominciano ad ottenere diversi apprezzamenti positivi e riceve negli anni una serie di onorificenze e di premi letterari. Nel 1968 Hilde Domin pubblica il suo romanzo “Das zweite Paradies” di chiara ispirazione autobiografica (narrando dell’esilio e del successivo ritorno in patria). La sua scrittura è diretta e schietta, ma allo stesso tempo lirica e commovente, ricca di un patrimonio culturale che poggia le basi nei dolori e nelle gioie dell’esistenza quotidiana.
Muore a Heidelberg il 22 Febbraio del 2006 all’età di novantasei anni.