Pia de ‘Tolomei. Opera di Dante Gabriel Rossetti

Pia de Jane BurdenPia de ‘Tolomei” è un dipinto (olio su tela, cm 105,4 × 120,6) realizzato intorno al 1868 dal pittore e poeta britannico, tra i fondatori del movimento artistico dei Preraffaelliti, Dante Gabriel Rossetti, ed attualmente conservato presso lo Spencer Museum of Art , nel campus dell’Università del Kansas a Lawrence, nel Kansas.

Dante Gabriel Rossetti nutre una profonda ammirazione per le opere dantesche, tanto da riportarle nelle sue opere: alla “Vita Nuova” si ispirano dipinti come “Il sogno di Dante” (anno 1871), “Saluto di Beatrice” (anno 1859-1863), e “Beata Beatrix” ( anno 1864-1870), mentre alla Divina Commedia, si collega il dipinto “Pia de ‘Tolomei“.

Il dipinto “Pia de ‘Tolomei” è stato modellato sulla figura di Jane Burden, musa e amante di Dante Gabriel Rossetti, incarnando l’ideale di bellezza preraffaellita, e principale antagonista di Elizabeth Siddal (moglie del pittore preraffaellita).

Successivamente Jane Burden inizia a posare come modella anche per il pittore William Morris, che sposa nel 1859. Nonostante il matrimonio e la nascita di due figli, il sentimento amoroso nei confronti di Dante Gabriel Rossetti non si placa e Jane Burden rimane fortemente innamorata di lui fino alla morte del pittore avvenuta nel 1882.

Dante Gabriel Rossetti attraverso il dipinto “Pia de ‘Tolomei” vuole rappresentare sulla tela il sentimento amoroso e passionale che lo lega alla sua ex amante Jane Burden, (a parere del pittore preraffaellita la stessa sarebbe “imprigionata” nel matrimonio con il pittore e collega William Morris) e trae ispirazione dal V canto del Purgatorio dove il sommo poeta racconta la triste storia di Pia de’ Tolomei, nobildonna senese, vittima di una sanguinosa ma imprecisata tragedia familiare, così come si ricava dalle sue parole:

” Siena, mi fé: disfecemi Maremma:

salsi colui che inanellata pria

disposando m’avea con la sua gemma”

Dante Gabriel Rossetti raffigura Pia de’ Tolomei con l’aspetto angelico, la testa china,  lo sguardo perso nel vuoto, e l’espressione triste e malinconica. Le mani sono intrecciate in modo particolare e in evidenza vi è un anello ( forse simbolo dell’infelice matrimonio). E’ una donna ormai consapevole della sua drammatica situazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *