La “Battaglia di Costantino contro Massenzio” è un affresco ( cm 851×376) realizzato tra il 1520 e il 1524 da Giulio Romano, allievo della scuola di Raffaello Sanzio, e situato nella Sala di Costantino, una delle Stanze Vaticane.
Giulio Romano, all’angrafe Giulio Pippi de’ Jannuzzi o Giannuzzi, (Roma, 1499 circa– Mantova, 1º Novembre 1546), è stato un celebre architetto e pittore del Rinascimento italiano, uno dei più illustri e rinomati collaboratori di Raffaello Sanzio, tanto da affiancare il sommo maestro in diverse opere come negli affreschi della Villa Farnesina, delle Logge e delle Stanze Vaticane.
La Sala di Costantino è una delle Stanze di Raffaello all’interno dei Musei Vaticani ed è con precisione l’ultima delle stanze, la quale nel 1517 viene commissionata a Raffaello Sanzio da Leone X .
Purtroppo, Raffaello muore il 6 aprile del 1520, lasciando soltanto alcuni cartoni preparatori e una sorta di arriccio e l’opera viene continuata dai suoi allievi in particolare Giulio Romano.
L’affresco raffigura la famosa “Battaglia di Costantino contro Massenzio” o meglio conosciuta come la Battaglia di Ponte Milvio del 28 Ottobre del 312 d.C., quando sul suddetto ponte romano, Costantino sconfigge il suo rivale Massenzio.
Al centro dell’opera è raffigurato l’imperatore Costantino su un cavallo bianco, che avanza con forza e tenacia facendosi largo tra le truppe avversarie (gli zoccoli del cavallo calpestano e schiacciano gli uomini dell’esercito nemico).
Sulla sinistra dell’affresco in basso è raffigurato Massenzio (con la corona ancora sul capo) il quale, sconfitto, annega nelle acque del Tevere insieme al suo cavallo. Più in là, sul lato sinistro dell’opera si intravede Ponte Milvio sul quale le truppe dei due eserciti avversari sono rappresentate nel pieno dello scontro. In alto tre angeli giungono in volo proclamando la vittoria di Costantino su Massenzio e, in particolare la vittoria del cristianesimo sul paganesimo, con l’affermazione della Chiesa romana.
Costantino, a seguito della vittoria, viene dichiarato formalmente l’unico imperatore dell’Occidente.