La Piramide Cestia, o anche detta Piramide di Caio Cestio, è una enorme piramide in stile egiziano che si trova a Roma a pochi passi dalle Mura aureliane e da Porta San Paolo.
La Piramide Cestia di stile Egizio viene costruita tra il 18 e il 12 a.C. nell’arco di circa 330 giorni per la tomba per Gaio Cestio Epulone, pretore, tribuno della plebe, e membro del Collegio sacerdotale degli Epuloni (uno dei collegi religiosi della antica Roma che aveva il compito di organizzare i banchetti pubblici in occasione delle festività religiose).
Invero, Gaio Cestio Epulone dispone per testamento la realizzazione della Piramide, quale suo sepolcro tombale, e alla morte avvenuta dopo il 12 a.C. la costruzione viene realizzata lungo la Via Ostiense dagli eredi in 330 giorni, nel periodo compreso tra il 18 e il 12 a.C.
La struttura si inserisce pienamente in una consuetudine molto frequente nella Roma antica, sviluppatasi dopo la conquista dell’Egitto nel 31 a.C. che diviene una provincia romana. Inoltre si tramanda che oltre alla Piramide Cestia vi fossero altre tre piramidi a Roma, due situate a Piazza del Popolo e la terza lungo Via della Conciliazione, nei pressi del Vaticano, tutte demolite nei secoli successivi.
La Piramide Cestia è in calcestruzzo, rivestita da grossi blocchi di marmo di Carrara, ha una altezza di 36,40 metri e una base quadrata di 29,50 metri. All’interno della Piramide si trova la camera sepolcrale in mattoni, circondata da antichi quanto preziosi affreschi raffiguranti figure femminili, vasi lustrali e sul soffitto quattro Vittorie alate.
Sin dal III secolo la Piramide Cestia viene incorporata nelle Mura Aureliane, edificate tra il 270 e il 275 per volere dell’imperatore Aureliano con lo scopo di difendere Roma dall’attacco dei barbari,. Uno degli ingressi è Porta San Paolo (oggi museo).
Vicino alla Piramide Cestia si trova, inoltre, il cimitero degli Inglesi o cimitero acattolico di Roma, dove sono sepolti i non-cattolici di tutte le nazionalità.