La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza che si riporta in commento traccia la linea di demarcazione tra il reato di atti persecutori di cui all’art. 612 bis C.p. e il mero riavvicinamento alla donna, persona offesa e vittima del reato de quo con condotte di corteggiamento anche mediante frasi d’amore e regali, tutte contenute in un circoscritto arco temporale.
Nel caso di specie il comportamento dell’imputato è stato invasivo della sfera privata in quanto non si è limitato ad un semplice riavvicinamento fatto di frasi d’amore o di regali (in ogni caso, indesiderati dalla persona offesa), ma ha compreso appostamenti e un insistente seguire la persona offesa nei luoghi nei quali ella si doveva recare.
Proprio il carattere sempre più assillante delle condotte è il profilo che la Corte territoriale ha razionalmente interpretato – per coglierne gli effetti gravemente destabilizzanti sulla vittima, tanto da condurla al cambio del numero dell’utenza cellulare.
E nonostante l’assenza di comportamenti minacciosi (ossia, trascurando l’autonoma e alternativa rilevanza, nel quadro della fattispecie incriminatrice della quale si discute, delle molestie), si sottolinea l’escalation delle condotte – tanto più significativa in quanto manifestatasi in un breve arco temporale -, con un grado crescente di invasione della sfera psichica della vittima.
In relazione all’assenza di una certificazione medica (in relazione al caso di specie) si sottolinea che ai fini della integrazione del reato di atti persecutori, non si richiede l’accertamento di uno stato patologico ma è sufficiente che gli atti ritenuti persecutori abbiano un effetto destabilizzante della serenità e dell’equilibrio psicologico della vittima, considerato che la fattispecie incriminatrice di cui all’art. 612 bis C.p., non costituisce una duplicazione del reato di lesioni (art. 582 C.p.), il cui evento è configurabile sia come malattia fisica che come malattia mentale e psicologica (cit. Cass., Sez. V, n. 18646 del 17/02/2017).
(Corte di Cassazione, Sez. V, n. 42659/2021)