Ritratto di giovane donna è un dipinto (olio su tavola, cm 60×40) realizzato intorno al 1518 – 1520 circa dal pittore urbinate Raffaello Sanzio, grande esponente del Rinascimento italiano, e attualmente conservato presso il Musée des Beaux-Arts di Strasburgo.
L’opera viene realizzata, con molta probabilità a Roma, durante l’ultimo periodo di vita di Raffello Sanzio, (Urbino 1483 – Roma 1520), il principale pittore del Rinascimento italiano, il quale muore giovanissimo all’età di soli trentasette anni. Per tali ragioni non si esclude la collaborazione degli allievi della sua bottega nell’esecuzione dell’opera, in particolare Giulio Romano, allievo prima e successivamente principale collaboratore del Sanzio, tanto da affiancare il sommo maestro in diverse opere come negli affreschi della Villa Farnesina, delle Logge e delle Stanze Vaticane.
Il dipinto Ritratto di giovane donna raffigura su uno sfondo verde scuro l’immagine di una giovane donna seduta a tre quarti, con la figura ruotata verso il lato destro, mentre il volto e lo sguardo sono diretti verso lo spettatore. I capelli sono raccolti con un copricapo o turbante, (una sorta di sciarpa di seta a righe annodata al lato della testa), tipico accessorio della società aristocratica dell’epoca cinquecentesca, ornato con un pendente; l’abito dalle ampie maniche a sbuffo incorniciano parte della scollatura e richiamano anch’esse lo stile e la moda del Cinquecento.
Non si conosce l’identità della donna ritratta, ma alcuni elementi dell’opera, in particolare la mano destra poggiata sul petto e la postura della figura femminile seduta a tre quarti, richiamano la Velata, mentre il copricapo, i lineamenti del viso e lo sguardo ricordano per lo più la Fornarina. Tali elementi potrebbero portare nella identificazione della giovane donna con Margherita Luti, modella e amante del pittore urbinate, ma non vi sono dati certi in tal senso. Del resto anche la critica non è del tutto conforme nel ritenere che la Velata e la Fornarina ritraggono la stessa persona, ovvero Margherita Luti.