Sacra famiglia a santi è un dipinto (olio su tela) attribuito al pittore bolognese Ludovico Carracci, realizzato intorno al 1589- 1592, ed attualmente conservato nei Musei Capitolini, Pinacoteca Capitolina, di Roma.
Ludovico Carracci (Bologna, 21 Aprile 1555 – Bologna, 13 Novembre 1619) è stato un celebre pittore italiano, cugino dei fratelli Agostino e Annibale Carracci, con i quali collabora in alcune opere (in particolare nella realizzazione degli Affreschi di Palazzo Fava a Bologna, tra il 1583 e il 1584) e fonda una scuola di pittura, l’Accademia degli Incamminati. La sua formazione artistica inizia nella città natale di Bologna presso la bottega di Prospero Fontana, e poi a Firenze presso il Passignano (alias Domenico Cresti), la sua arte risente delle influenze stilistiche del Correggio, del Parmigianino e del Barocci.
Il tema religioso è molto presente nelle opere di Ludovico Carracci, reinterpretato in una chiave più intima e devozionale con composizioni semplici e lineari in modo da cogliere l’essenziale, come nel dipinto raffigurante l’ Annunciazione, (anno 1584) conservato presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna, lo Sposalizio della Vergine, (anno 1590) conservato presso la National Gallery di Londra, la Trasfigurazione di Cristo (anno 1595) conservata presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna, il San Sebastiano gettato nella Cloaca Massima (anno 1612) conservato nel Getty Museum di Los Angeles, mentre sempre a Roma sono conservati La Pietà (anno 1585), conservato presso la Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Corsini di Roma e “La Trinità con Cristo morto“, (anno 1590) presso la Pinacoteca Vaticana.
Il dipinto Sacra famiglia a santi raffigura la Vergine con il Bambino, con accanto i santi Caterina d’Alessandria e Francesco d’Assisi, (a destra), mentre San Giuseppe si trova sul lato sinistro; tutti raffigurati nella contemplazione del piccolo Gesù. Il carattere devozionale e spirituale dell’opera si ricava principalmente dalla semplificazione dello spazio e della gamma cromatica della composizione, oltre che dall’enfasi dei volti ritratti.