Il Sogno del cavaliere (Ercole al bivio) è un dipinto (olio su tavola, cm 17×17) realizzato intorno al 1504 circa dal pittore urbinate Raffaello Sanzio, grande esponente del Rinascimento italiano, ed attualmente conservato nella National Gallery di Londra.
L’opera appartiene al periodo giovanile di Raffello Sanzio, (Urbino 1483 – Roma 1520), il principale pittore del Rinascimento italiano, il quale muore giovanissimo all’età di soli trentasette anni.
Con molta probabilità il Sogno del cavaliere faceva parte di un dittico con le Tre Grazie, (attualmente conservate al Museo Condé di Chantilly) nella collezione Borghese a Roma. Le piccole dimensioni del dipinto si adattano ad un uso privato, come per celebrare la nascita nel 1493 del giovane Scipione di Tommaso Borghese. Verso la fine del Settecento l’opera viene acquistata da alcuni nobili inglesi e trasportata in Inghilterra. Nel 1847 entra a far parte della National Gallery di Londra.
Il tema iconografico della scena è quello di Ercole al bivio, favola del filosofo greco Prodico di Ceo, (V – IV secolo a.C.), fra la virtù e il vizio. L’opera raffigura, al centro, un giovane cavaliere sdraiato a terra (Ercole) e addormentato sullo scudo; ai lati sono raffigurate due distinte figure femminili, personificazioni allegoriche: la Virtù, sulla sinistra e la Felicità o il Vizio, sul lato destro. Entrambe offrono degli oggetti al cavaliere, simboli di scelte di vita diverse; la prima porge la spada ed un libro che rimandano al mondo militare, la seconda un fiore, che rinvia alla tematica dell’amore e del sentimento.
Sullo sfondo viene raffigurato un delicato paesaggio naturale con alcune piccole differenze; alle spalle della Virtù si intravede un paesaggio collinare che simboleggia un cammino più faticoso, mentre alle spalle della Felicità o del Vizio si intravede un paesaggio piano e più facilmente percorribile. Tutta la composizione rinvia alla scelta dell’uomo tra la Virtus e la Voluptas.