Susanna e i vecchioni. Opera di Annibale Carracci

Susanna e i vecchioni

Susanna e i vecchioni. Opera di Annibale Carracci

Susanna e i vecchioni è un dipinto (olio su tela, cm 56,8 x 86,1) realizzato nel 1604 dal pittore italiano, di origine bolognese, Annibale Carracci, ed attualmente conservato nella Galleria Doria Pamphilj di Roma.

Annibale Carracci (Bologna, 3 Novembre 1560 – Roma, 15 Luglio 1609) è stato un celebre pittore italiano, di origine bolognese, fratello di Agostino e cugino di Ludovico Carracci con i quali collabora in alcune opere (in particolare nella realizzazione degli Affreschi di Palazzo Fava a Bologna, tra il 1583 e il 1584 e nella decorazione di Palazzo Sampieri a Bologna tra il 1593 e 1594) e con i quali fonda una scuola di pittura, l’Accademia degli Incamminati, una sorta di scuola-bottega privata.

Formatosi con molta probabilità a Bologna presso la bottega del fratello e del cugino, Annibale Carracci, il più giovane tra loro, si afferma ben presto nel panorama italiano a cavallo tra i due secoli, annoverato tra i maggiori esponenti del Rinascimento che andava a concludersi, e fondatore del nuovo Barocco, che andava affermandosi. La sua arte risente delle influenze stilistiche del Correggio e del Veronese.

Tra le sue opere più importanti occorre citare il dipinto raffigurante la Crocifissione e santi (databile al 1583, accertata come la sua prima opera), conservata nella Chiesa di Santa Maria della Carità a Bologna; il dipinto raffigurante la Bottega del macellaio (databile al 1585 circa), conservato al Christ Church Gallery di Oxford; il dipinto raffigurante il Battesimo di Cristo (databile al 1585), conservato nella Chiesa dei Santi Gregorio e Siro a Bologna; il dipinto raffigurante la Pietà con i santi Chiara, Francesco e Maria Maddalena (databile al 1585), conservato presso la Galleria Nazionale di Parma; il dipinto raffigurante l’Allegoria della Verità e del Tempo (databile al 1584 – 1585), conservato nella Royal Collection, Hampton Court; il dipinto raffigurante San Francesco Penitente (databile intorno al 1585), conservato nei Musei Capitolini di Roma; il dipinto raffigurante la Madonna in trono col Bambino e santi (databile al 1588), conservato nella Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda; il dipinto raffigurante la Resurrezione di Cristo (databile al 1593), conservato nel Musée du Louvre di Parigi; il dipinto raffigurante Cristo e la Samaritana (databile al 1593-1594), conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano; il dipinto raffigurante l’Elemosina di san Rocco (databile al 1595), conservato nella Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda; il dipinto raffigurante Cristo e la Cananea (databile al 1594-1595), conservato nella Pinacoteca Stuard di Parma; il dipinto raffigurante la Pietà (databile al 1600 circa), conservato nel Museo Nazionale di Capodimonte. Tra le opere presenti a Roma, dove Annibale Carracci si trasferisce tra la fine del 1595 e l’inizio del 1596, occorre citare le decorazioni del piano nobile di Palazzo Farnese, il dipinto raffigurante Santa Margherita (databile al 1599), conservato nella Chiesa di Santa Caterina dei Funari; il dipinto raffigurante l’Assunzione della Vergine (databile tra il 1600 e il 1601), conservato nella Cappella Cerasi della Basilica di Santa Maria del Popolo.

Il dipinto Susanna e i vecchioni viene eseguito dal pittore bolognese nel 1604 a Roma su commissione del Cardinale Facchinetti e viene rappresentata la storia biblica di Susanna, donna virtuosa e casta, sorpresa seminuda da due uomini anziani (i vecchioni) mentre fa il bagno, intimidita da questi con la minaccia che qualora la giovane ragazza non avesse appagato i loro desideri sessuali la avrebbero accusata di adulterio riferendo al marito di averla scoperta con un amante.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *