Terra rossa terra nera
Terra rossa terra nera,
tu vieni dal mare,
dal verde riarso,
dove sono parole
antiche e fatica sanguigna
e gerani tra i sassi –
non sai quanto porti
di mare parole e fatica,
tu ricca come un ricordo,
come la brulla campagna,
tu dura e dolcissima
parola, antica per sangue
raccolto negli occhi;
giovane, come un frutto
che e’ ricordo e stagione –
il tuo fiato riposa
sotto il cielo d’agosto,
le olive del tuo sguardo
addolciscono il mare,
e tu vivi rivivi
senza stupire, certa
come la terra, buia
come la terra, frantoio
di stagioni e di sogni
che alla luna si scopre
antichissimo, come
le mani di tua madre,
la conca del braciere.
(Terra rossa terra nera da “La terra e la morte“, anno 1945)
“La terra e la morte” raccoglie nove poesie scritte da Cesare Pavese a Roma tra il 27 ottobre e il 3 dicembre 1945 per la scrittrice romana Bianca Garufi.
Bianca Garufi (Roma, 21 Luglio 1918 – Roma, 26 Maggio 2006) è stata una scrittrice, poetessa e psicoanalista junghiana. Nata a Roma in una nobile famiglia di origine siciliana Bianca Garufi è stata legata (come amica e come musa ispiratrice) per circa cinque anni (1945-1950) allo scrittore piemontese Cesare Pavese.
Si conoscono presso la sede romana della casa editrice Einaudi e scoprono di avere una serie di interessi comuni come quello per la psicoanalisi e per i miti greci che alimentano il loro rapporto intellettuale più che fisico, così come documentato dal ricco carteggio epistolare fra i due scrittori, che nonostante lavorino spesso nella stessa sede si scrivono lettere come se fossero a distanza. Nel 1946 Bianca Garufi lascia la sede Einaudi ma loro relazione fatta di corrispondenza continua a distanza.
Un amore platonico e letterario come testimonia il romanzo Fuoco grande scritto da entrambi, a capitoli alterni, nei primi mesi del 1946 e lasciato incompiuto. L’opera viene pubblicata solo nel 1959, dopo la morte dello scrittore piemontese per volere dell’amico Italo Calvino.
A Bianca Garufi sono dedicati oltre alla raccolta di poesie “La terra e la morte” (1945), anche i Dialoghi con Leucò (1945-1947 – trasposizione greca del nome Bianca).