Torso del Belvedere. Scultura di Apollonio di Atene

il torso del belvedereIl “Torso del Belvedere” è una  scultura in marmo risalente I sec. a.C. dello scultore Apollonio di Atene che si trova presso il Museo Pio Clementino, all’interno dei celebri Musei Vaticani.

La scultura conserva solo il busto ed è priva degli arti superiori, inferiori e della testa. Poche, o quasi nulle, sono le informazioni circa il luogo e la data del rinvenimento. Intorno alla prima metà del 1500 sembra che la scultura si trova in possesso dello scultore Andrea Bregno, e successivamente confluisce nei beni papali, trovando una collocazione all’interno del Cortile del Belvedere ai Musei Vaticani.

Diversi sono state nel corso dei secoli i tentativi di identificazione del “Torso del Belvedere“, molti dei quali richiamano la figura di Ercole. Solo sul finire del Novecento il Torso viene identificato con l’eroe greco, Aiace Telamonio descritto nell’Iliade come una figura forte e vigorosa, secondo solo ad Achille.

Certamente il “Torso del Belvedere” è stato realizzato da Apollonio di Atene, e tale notizia è confermata dalla scritta sul piedistallo dove poggia la scultura, la quale recita quanto segue:

Apollonios, figlio di Nestore, ateniese“.

Il “Torso del Belvedere” presenta una struttura muscolare perfetta, delle cosce, dell’addome e della schiena, eccezionale e ineguagliabile anche nelle più piccole definizioni: una sorta di capolavoro sotto il profilo anatomico in grado di sprigionare forza e vigore; imponente e maestoso si colloca perfettamente nello spazio circostante nonostante la mancanza degli arti superiori, inferiori e della testa; armonico e proporzionato sembra preannunciare una agitazione, un’intensità del movimento.

Ed è forse per tale motivo che la scultura influì notevolmente nello sviluppo della storia dell’arte successiva, in particolare dal Rinascimento in poi. La scultura venne infatti ammirata e studiata dai grandi artisti tra i quali figurano anche Antonio Canova, Gian Lorenzo Bernini, Raffaello e Michelangelo: sembra che quest’ultimo utilizzò il “Torso del Belvedere” come modello per alcune figure raffigurate nel Giudizio Universale nella volta della Cappella Sistina. 

Ma il Torso non è venerato solo gli artisti italiani, ma in generale da tutti gli artisti europei, influenzando diverse opere d’arte; invero, Eugène Delacroix dichiarò che si ispirò al “Torso del Belvedere” per la realizzazione della figura di  Flegiàs nell’opera “La barca di Dante”.

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