Simonetta Vespucci (Genova o Porto Venere, 28 Gennaio 1453 – Firenze, 26 Aprile 1476) è stata una famosa nobildonna del Rinascimento italiano. La sua fama è strettamente collegata alla sua eccezionale bellezza tanto da essere soprannominata “La Sans Par” , letteralmente “la senza paragoni”, musa e modella, fonte di ispirazione di poeti e pittori.
Simonetta Vespucci nasce in una aristocratica famiglia genovese, i Cattaneo, e poco più che adolescente viene data in sposa a Marco Vespucci appartenente ad una ricca ed importante famiglia di banchieri fiorentini, nonchè cugino del celebre Amerigo Vespucci. Si tratta di un matrimonio che racchiude una serie di interessi economici e politici dal momento che i Vespucci sono a sua volta legati alla famiglia dei Medici.
I due sposi si stabiliscono a vivere a Firenze, dove regna Lorenzo de’ Medici, detto Lorenzo il Magnifico e dove Simonetta Vespucci viene ammirata ed apprezzata per il suo fascino e la sua eleganza. Ed è in questo clima di venerazione e di entusiasmo che sboccia l’amore tra Simonetta Vespucci e Giuliano de’ Medici, fratello minore di Lorenzo de’ Medici; lo stesso arriva a vincere nel 1475 il torneo cavalleresco in piazza Santa Croce nel quale il premio consisteva in un ritratto di Simonetta Vespucci.
Ma la sua incantevole esistenza si rivela passeggera e temporanea: Simonetta Vespucci muore per tisi il 26 Aprile del 1476 all’età di soli ventitre anni, mandando in lutto l’intera città di Firenze e Lorenzo il Magnifico manifesta il suo compianto in un sonetto in onore di quella che veniva definita come la più bella donna del Rinascimento italiano.
La sua grazia e la sua bellezza diventano immortali e si tramandano ai posteri attraverso i celebri dipinti come la “Nascita di Venere” e “La Primavera” realizzati da Sandro Botticelli, entrambi conservati presso la Galleria degli Uffizi a Firenze (si vocifera che il pittore fiorentino fosse segretamente innamorato della sua seducente musa tanto che alla sua morte volle essere sepolto nella Chiesa di Ognissanti a Firenze vicino alla tomba di Simonetta).
Ulteriore testimonianza del fascino e della bellezza di Simonetta Vespucci la ritroviamo nel dipinto del pittore Piero di Cosimo “Ritratto di Simonetta Vespucci come Cleopatra” conservato nel Museo Condé di Chantilly.