Tra amici. Un epilogo
È bello tacere insieme,
Più bello ridere insieme, –
Sotto il lenzuolo di seta del cielo,
Appoggiati al muschio e al faggio
Ridere bene e forte con gli amici
Scoprendo i denti bianchi.
Se ho fatto bene, meglio tacere;
Se ho fatto male – meglio ridere
e fare sempre peggio, rider peggio
Sinché non scenderemo nella fossa.
Amici! Sì! Così deve andare?
Amen! E arrivederci!
Nessuna scusa! Nessun perdono!
Concedete voi lieti, voi liberi di cuore
A questo libro irragionevole
Orecchio, cuore e asilo!
Credetemi, amici, non a maledizioni
Si volse per me la mia irragionevolezza!
Quel che io trovo, quel che io cerco –
È mai stato in qualche libro?
Onorate in me la corporazione dei matti!
Imparate da questo libro per matti
Come la ragione venga – “alla ragione”!
Allora amici, così deve andare?
Amen e arrivederci!
Poesia tratta dal primo saggio filosofico del celebre saggista, filosofo e poeta tedesco Friedrich Nietzsche (Röcken, Sassonia-Anhalt, Germania 15 ottobre 1844 – Weimar, Germania, 25 agosto 1900): Umano, troppo umano. Un libro per spiriti liberi (Menschliches, Allzumenschliches. Ein Buch für freie Geister), pubblicato in lingua tedesca in due parti tra il 1878 e il 1879.
L’opera è, in sostanza, una raccolta di aforismi incentrati sulla condizione esistenziale dell’essere umano e si compone di varie parti, suddivise in una Prefazione (paragrafi 1-8); Parte prima. Delle prime e ultime cose (aforismi 1-34); Parte seconda. Per la storia dei sentimenti morali (aforismi 34-107); Parte terza. La vita religiosa (aforismi 108-144); Parte quarta. Dell’anima degli artisti e degli scrittori (aforismi 145-223); Parte quinta. Indizi di cultura superiore e inferiore (aforismi 224-292); Parte sesta. L’uomo nel rapporto con gli altri (aforismi 293-376); Parte settima. La donna e il bambino (aforismi 377-437); Parte ottava. Uno sguardo allo Stato (aforismi 438-482); Parte nona. L’uomo solo con se stesso (aforismi 483-638); Tra amici. Un epilogo (poesia); Umano, troppo umano II.