Veronica Gambara

veronica gambara

Ritratto di dama. Opera di Antonio Allegri detto il Correggio

Veronica Gambara (Pralboino, 30 Novembre 1485 – Correggio, 13 Giugno 1550) è stata una famosa poetessa e donna di lettere italiana del XVI Secolo.

Nata a Pralboino, una località vicino Brescia, in una nobile famiglia; il padre è il conte Gianfrancesco da Gambara e la madre Alda Pio da Carpi.

Veronica Gambara viene istruita ed educata apprendendo nozioni di filosofia, teologia, greco e latino, come poche donne di quel periodo storico. Sin da giovanissima si cimenta nella composizione di versi poetici, realizzati secondo il modello petrarchesco.

Nell’anno 1508 Veronica Gambara, all’età di ventiquattro anni, sposa Gilberto X, Signore di Correggio, trasferendosi a vivere a Correggio dove viene accolta e ben voluta dalla popolazione. Nonostante il matrimonio fosse combinato dalla famiglia Gambara alla fine si trasformò in un matrimonio d’amore: Veronica Gambara si innamora realmente di quell’uomo tanto da celebrare le doti del marito in una serie di celebri versi. Dalla felice vita matrimoniale nascono due figli, Ippolito e Girolamo.

Ma nel 1518 il marito muore improvvisamente e Veronica Gambara è costretta a prendere in mano gli affari politici dello stato di Correggio che porta avanti con determinazione e fermezza per tutta la sua vita. Decide di rimanere fedele al marito rifiutando l’idea di eventuali nuove nozze, occupandosi in prima linea della educazione dell’istruzione dei suoi due figli.

Accanto all’attività politica della corte di Correggio Veronica affianca la sua passione per l’attività letteraria intrattenendo rapporti di stima e apprezzamento con Pietro Bembo, il poeta Bernardo Tasso, Ludovico Ariosto e l’Aretino. Tra la sua produzione artistica vanno ricordate le famose “Rime” che trovano un solido apprezzamento in Giacomo Leopardi e le “Lettere”.

Amata e e ben voluta dai suoi concittadini, Veronica Gambara si afferma quale poetessa e donna di lettere tra le più stimate e ammirate del Cinquecento italiano.

Muore a Correggio il 13 Giugno del 1550.

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