Alexandrine de Bleschamp. Opera di Canova Antonio

Alexandrine de Bleschamp

Alexandrine de Bleschamp. Opera di Canova Antonio. Museo Napoleonico di Roma.

Alexandrine de Bleschamp è una scultura in marmo (h. cm 49) realizzata nel primo quarto del XIX secolo (tra il 1808 e il 1811 circa) dallo scultore veneto Antonio Canova, ed attualmente conservata presso il Museo Napoleonico di Roma.

L’opera raffigura il volto di Alexandrine de Bleschamp Bonaparte, la seconda moglie di Luciano Bonaparte, fratello minore di Napoleone. Delle varie versioni dell’opera, eseguite dal Canova su richiesta della famiglia Bonaparte, vi è la scultura (la più famosa tra le tante) in cui il volto di Alexandrine de Bleschamp viene trasformato dallo scultore veneto nella Musa Tersicore su richiesta del nuovo committente e mecenate Giovanni Battista Sommariva, (databile al 1811) e destinata a Villa Carlotta (allora Villa Sommariva) sita sulle rive del Lago di Como.

Antonio Canova (Possagno 1757 – Venezia 1822) è stato un rinomato scultore e pittore di origine veneta, annoverato quale principale esponente del Neoclassicismo italiano. Tra le sue opere principali occorre citare “Amore e Psiche” (anno 1787 – 1793, conservato presso il Museo del Louvre di Parigi), “le Tre Grazie” (anno 1812 – 1817, una versione conservata presso il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, mentre la replica successiva è esposta al Victoria and Albert Museum di Londra), la statua dedicata a “Paolina Borghese” (anno 1804 – 1808, esposta presso la Galleria Borghese di Roma); la “Maddalena penitente” (anno 1793 – 1796 conservata a Palazzo Doria-Tursi a Genova); il Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria (anno 1798-1805, conservata all’interno dell’Augustinerkirche di Vienna); la scultura raffigurante Adone e Venere (anno 1794, conservata presso il Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra); la Danzatrice con le mani sui fianchi (databile 1811-1812, conservata presso il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo); la Venere italica (anno 1804-1812, conservata presso la Galleria Palatina di Firenze); il gruppo scultoreo di Ercole e Lica (databile tra il 1795 e il 1815 circa – conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma); l’Autoritratto di Antonio Canova (databile al 1812 circa), conservato presso il Museo di Roma.

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