Alla stanga. Opera di Giovanni Segantini

Alla stanga

Alla stanga. Opera di Giovanni Segantini. Galleria d’Arte Moderna di Roma.

Alla stanga è un dipinto (olio su tela) realizzato nel 1885-1886 dal pittore italiano Giovanni Segantini (Arco, 15 Gennaio 1858 – Monte Schafberg, 28 Settembre 1899), ed attualmente conservato nella Galleria d’Arte Moderna a Roma.

L’opera Alla stanga, di chiara impronta simbolista, viene realizzata en plein air durante il soggiorno del pittore in Brianza, dopo un itinerario, intrapreso alla ricerca di quell’ambito contatto con la maestosità della natura che lo porterà fino in Svizzera.

Il dipinto si sviluppa secondo un taglio orizzontale e raffigura il paesaggio autunnale della Brianza, con le vacche disposte lungo la stanga che le separa le une dalle altre in attesa della mungitura. Le uniche figure umane sono rappresentate da una contadina con un ampio cappello di paglia che accudisce le vacche, mentre sullo sfondo si intravede, in lontananza, un’altra contadina che si occupa di altre due vacche. Nella parte alta dell’opera sono raffigurate le montagne appena imbiancate dalla prima neve, mentre nella parte bassa si estende la campagna con le tipiche caratteristiche di inizio autunno.

Giovanni Segantini è stato un maestro dello stile del simbolismo e del divisionismo caratterizzato dalla separazione dei colori in singoli punti o meglio in linee che interagiscono fra di loro creando, attraverso l’ausilio della luce, un senso ottico. Tra le sue opere più importanti occorre citare “Il Trittico delle Alpi”, attualmente conservata presso il Museo Segantini di Saint Moriz.

Per comprendere appieno lo stile e le opere di Giovanni Segantini occorre riportare le sue stesse parole.

“Il mescolare i colori sulla tavolozza è una strada che conduce verso il nero: più puri saranno i colori che getteremo sulla tela, meglio condurremo il nostro dipinto verso la luce, l’ aria e la verità”.

E ancora.

” L’ arte è religione e guida lo spirito alle gioie contemplative del bello che è il buono e l’ amore.”

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