Apoteosi di San Giuseppe. Opera di Giovan Battista Gaulli detto il Baciccia

Apoteosi di San Giuseppe

Apoteosi di San Giuseppe. Opera di Giovan Battista Gaulli detto il Baciccia. Museo di Palazzo Chigi di Ariccia (Collezione Fagiolo), Roma.

L’ Apoteosi di San Giuseppe è un dipinto (olio su tela, cm 50×65) realizzato nella seconda metà del Seicento, intorno al 1666 – 1670 circa, dal pittore genovese Giovan Battista Gaulli detto il Baciccia ed attualmente conservato presso il Museo di Palazzo Chigi di Ariccia (Collezione Fagiolo), Roma.

Giovan Battista Gaulli detto il Baciccia (Genova, 8 Maggio 1639 – Roma, 2 Aprile 1709) è stato un celebre pittore italiano, annoverato tra gli artisti più rinomati del Barocco non solo romano, nella seconda metà del Seicento. Molto vicino alla cerchia di Gian Lorenzo Bernini, Giovan Battista Gaulli detto il Baciccia nel 1657 si trasferisce a Roma dalla nativa Genova e diviene ben presto uno dei suoi più fedeli collaboratori. Ed è proprio grazie all’intervento del Bernini, che il pittore genovese realizza tra il 1674 e il 1679 la decorazione della cupola e della volta nella Chiesa del S.s. Nome di Gesù o semplicemente Chiesa del Gesù, nel rione Pigna, con l’affresco raffigurante il “Trionfo del nome di Gesù“, (di cui il dipinto, quale modello preparatorio raffigurante Il trionfo del nome di Gesù (databile intorno al 1672) conservato presso la Galleria Spada di Roma. Il suddetto affresco è definito il suo più grande capolavoro unitamente all’affresco raffigurante il Trionfo dell’Ordine Francescano (databile al 1707) conservato nella volta nella Basilica dei Santi XII Apostoli a Roma. Accanto a tale opera occorre citare La Vergine in preghiera (L’AnnunciataSant’Andrea, l’ Autoritratto e la La Fortezza e la Carità tutti conservati presso il Museo di Palazzo Chigi di Ariccia, Roma, e la Pietà  conservata presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, Roma.

Il dipinto l’ Apoteosi di San Giuseppe raffigura il santo con le braccia aperte in posa monumentale mentre sta raggiungendo l’Altissimo sollevato dalle nuvole; accanto a lui angeli che suonano e putti. L’artista privilegia i colori caldi in una atmosfera teatrale, in chiaro stile barocco.

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